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Mondiali, l’Italia non morde quanto l’Uruguay: i ragazzi di Prandelli tornano a casa

Siamo fuori. Dopo l’urlo di Grosso che fece gridare al cielo gli italiani in quella notte del 9 Luglio 2006 dobbiamo raccontare la stessa storia per la seconda volta consecutiva. L’Italia è fuori dai Mondiali: l’Uruguay ha vinto, sul campo.  Si, sul campo, perché di sport questa partita ha avuto ben poco. Due squadre che giocano molto male e soprattutto a sprazzi. Solite azioni solitarie per gli azzurri, palla avanti a Cavani o Suarez per l’Uruguay. Al minuto 20 del secondo tempo la svolta: rosso a Marchisio. Un’entrata dura su un uruguayano, ma non da rosso, soprattutto considerato l’arbitraggio fino…

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Siamo fuori. Dopo l’urlo di Grosso che fece gridare al cielo gli italiani in quella notte del 9 Luglio 2006 dobbiamo raccontare la stessa storia per la seconda volta consecutiva. L’Italia è fuori dai Mondiali: l’Uruguay ha vinto, sul campo. 

Si, sul campo, perché di sport questa partita ha avuto ben poco. Due squadre che giocano molto male e soprattutto a sprazzi. Solite azioni solitarie per gli azzurri, palla avanti a Cavani o Suarez per l’Uruguay. Al minuto 20 del secondo tempo la svolta: rosso a Marchisio. Un’entrata dura su un uruguayano, ma non da rosso, soprattutto considerato l’arbitraggio fino a quel momento. Passano poco più di 10 minuti, Chiellini a terra nella nostra area. Sembrava di rivivere quella testata di Zidane a Materazzi, ma questa volta il quarto uomo non c’è, e guardalinee ed arbitro non vedono nulla: un morso assurdo di Suarez sulla spalla del difensore juventino. Si continua e dopo un po calcio d’angolo per l’Uruguay. Cross in mezzo e stacca su tutti Godin: 1 a 0.

Solitamente in questi casi ci si aspetta una importante reazione. Pur essendo in dieci, si è comunque ad una partita dei Mondiali di calcio. Ma non è stato così: l’Italia non morde (diversamente dall’Uruguay) ed arriva in area pochissime volte, ma senza far male. Dieci minuti, o poco più se si contano i cinque di recupero, durante i quali l’Italia non mostra niente, durante i quali sembra che aspettavamo solo il fischio per tornare a casa. Non siamo qui per tirare conclusioni affrettate: siamo usciti, ora dobbiamo solo ricostruire da capo. Su chi può puntare l’Italia ora?

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