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Ballarò, distrutto parco giochi
giugno 24th, 2014 | di Francesca Badalamenti
Ballarò, distrutto parco giochi
Cronaca
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Appena due mesi fa, nella piazzetta di via Albergheria, famosissima per il mercatino domenicale dell’usato o del “rubato”, gli abitanti del quartiere una mattina, stanchi della spazzatura esagerata (tra divani, mobili e frigoriferi, che ogni tanto prendevano magicamente fuoco emanando fumi tossici per tutto l’ambiente circostante), avevano avevano rimosso tutti i rifiuti e al posto di questi avevano montato delle panchine al centro della strada e sul marciapiede, ostacolando anche il passaggio delle auto e rendendola una minuscola isola pedonale. All’interno di questa avevano posizionato una pavimentazione in gomma e, con due girandole e due scivoli, avevano creato un piccolo parco giochi per i bambini del quartiere, per i loro figli.

 

Su di un lenzuolo poi avevano scritto una frase “Si prega di non gettare più spazzatura. I residenti

 

Foto del Parco Giochi di appena due mesi fa

Foto del Parco Giochi di appena due mesi fa

Molti hanno obiettato sulla correttezza di questo gesto per via dei residui tossici sicuramente presenti su quello spazio. In realtà ad ogni modo quello è un posto prevalentemente frequentato dai ragazzi, con o senza spazzatura.

 

Perché parlo al passato? Perché questa mattina al posto dell’isoletta pedonale e dei bambini che giocano, c’è soltanto distruzione. Durante la notte hanno totalmente distrutto tutto, dei giochi non resta che una girandola e uno scivolo smembrato e storto adagiato come agonizzante.

 

Questa immagine sembra lo specchio della situazione del quartiere, c’è chi vuole ribellarsi, e ad ogni tentativo di ribellione ecco la risposta. Non metto in dubbio il fatto che questo atto deve sicuramente essere stato compiuto da ragazzi, ma questo è un chiaro sintomo del fatto che anche e soprattutto i ragazzi non hanno rispetto per l’ambiente circostante, nemmeno per la realtà della quale fanno parte. E se non mostrano rispetto per un minuscolo parco giochi, pensato per loro, come potrebbero avere un giorno rispetto per la società della quale fanno parte?

 

Uno studente residente al pensionato universitario San Saverio affacciato alla sua finestra, racconta «Una mattina mi affaccio alla finestra perché sentivo urla, una signora era affacciata al balcone e sbraitava contro alcuni uomini che stavano tranquillamente gettando materassi in quella che ormai non era più una discarica: “Non vedete che questa non è più una discarica? Quando poi date fuoco tutto lo schifo ce lo respiriamo noi”, quelli avevano rimesso tutto sulla macchina ed erano andati via». I residenti sono stanchi dei rifiuti e non solo di quelli.

 

“Perché una società vada bene, si muova nel progresso, nell’esaltazione dei valori della famiglia, dello spirito, del bene, dell’amicizia, perché prosperi senza contrasti tra i vari consociati, per avviarsi serena nel cammino verso un domani migliore, basta che ognuno faccia il proprio dovere.” Giovanni Falcone

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