Ultimissime

Classifica università italiane: male gli atenei siciliani
giugno 23rd, 2014 | di Domenico Salerno
Classifica università italiane: male gli atenei siciliani
Cronaca
0

Catania 46°, Messina 51° e Palermo al 59° posto, penultimo nella graduatoria generale. Questi i dati impietosi relativi agli atenei siciliani statali nell’ambito della classifica delle università italiane stilata dal Sole 24 Ore. Tra le università non statali male anche la Kore di Enna, penultima in questa speciale graduatoria. Guidano la classifica, invece, gli atenei del nord. Ai vertici, un vero e proprio testa a testa fra Trento ed il Politecnico di Milano, che per soli 8 punti, stacca al primo posto UniTn. Quello della città lombarda è, di fatto, il migliore ateneo italiano statale. Tra gli atenei non statali, sono in vetta la Bocconi ed il San Raffaele, sempre di Milano. 3° Roma Luiss. In particolare, da quest’anno, gli indicatori tengono conto della sostenibilità, borse di studio, attrattività, stage, mobilità internazionale, dispersione, efficacia, voto degli studenti, occupazione, qualità produzione scientifica, competitività ricerca e qualità dei dottorati.

 

Questi risultati sono disegnati dal nuovo pacchetto di indicatori, che rispetto alle edizioni precedenti delle «classifiche di qualità» offrono un quadro più ricco e articolato“, spiega Gianni Trovati del “Sole 24 Ore“. “La nuova impostazione che misura il risultato finale per metà sugli indicatori della didattica (i primi nove) e per metà su quelli della ricerca – continua – permettono anche di valutare più a fondo le caratteristiche di ogni ateneo. In realtà, le sedi più “forti” occupano i primi posti in entrambe le graduatorie, ma il confronto fra le classifiche permette di individuare da un lato gli atenei eccellenti su terreni come la struttura docente e la puntualità degli iscritti rispetto al piano di studi (in particolare i Politecnici, guidati da Milano) e dall’altro le performance più brillanti sui progetti di ricerca o sulla qualità dell’alta formazione (Verona tra le statali, la Luiss fra le non statali). In tutti gli indicatori emergono altrettanto chiare le difficoltà che si vivono al Sud, dove l’emigrazione studentesca priva spesso le università degli studenti più motivati. La carenza di strutture - conclude - si spiega anche con un livello di tasse universitarie molto più basso della media e anche la ricerca fatica a farsi strada”.

 

In effetti, con la sola eccezione di Salerno, al 22esimo posto, le università del Meridione si posizionano tutte nella seconda parte della classifica: le principali università napoletane sono in fondo (la Federico II alla casella 31, la Napoli orientale alla 57, e la Parthenope alla 60); quelle di Reggio Calabria e Catanzaro rispettivamente al 37° e 38° posto; Bari e Lecce 52° e 54°. Palermo in coda al 59° posto. Per Palermo, colpisce ancora di piu’ l’indicatore relativo al voto degli studenti, cioè il il giudizio dei laureandi sui corsi di studio: in base a questo dato, Unipa si troverebbe all’ultimo posto.

 

Qui potrete consultare la classifica generale completa.

 

 

 

Le news sulla tua città direttamente sulla tua pagina Facebook? Seguici!