Dicasi “Clamoroso al Cibali” l’esclamazione tipica che avviene al verificarsi di situazioni, perlopiù sportive, ai limiti del possibile. Clamorosa, per l’appunto, è stata la domenica vissuta oggi da tutti i tifosi catanesi, che speravano proprio in un miracolo sportivo, affidandosi alla patrona S.Agata. E allora, come non rispolverare in una domenica del genere, una vecchia quanto famosa citazione del celebre Sandro Ciotti -il più grande radiocronista di tutti i tempi, ai microfoni di “Tutto il Calcio minuto per minuto”- in un sorprendente Catania-Inter del 4 Giugno del 1961?
Come in un intreccio studiato ad arte, il destino di molte squadre passa proprio dal risultato maturato a Catania: su tutte, quello della Juventus laureatasi campione d’Italia, il tutto, ancor prima di scendere in campo domani allo Stadium contro l’Atalanta. L’ultimo pezzettino di scudetto è passato proprio dal Cibali di Catania: di certo non è passato da Roma, sponda giallorossa, dopo il 4-1 tutto argentino rifilato dagli uomini di Pellegrino a Garcia, che di fatto consegnano, con questo ultimo tassello, il terzo scudetto consecutivo alla Juve.
Increduli dal canto loro, i tifosi romanisti che, speravano in tutt’altro miracolo, non quello della salvezza, bensì quello chiamato ‘scudetto’, sfumato con una doppietta di Izco, seguita dal tris messo a segno da Bergessio, e infine l’eurogoal di Barrientos che ha chiuso definitivamente i conti. Ancora una volta, il Cibali di Catania (o stadio Massimino che dir si voglia) mantiene intatta la propria aura di magia, la stessa che anche oggi, dopo oltre 50 anni, ha permesso ai sostenitori di casa di vivere una giornata perfetta; in bilico, ma ancora aggrappati alla Serie A.
A rendere tutto ancor più magico sono i risultati giunti dagli altri campi: il Livorno è asfaltato a Udine per 5-3, mentre il Bologna non va oltre lo 0-0 a Genova, sponda rossoblu; resta da conoscere l’esito di Fiorentina-Sassuolo di questo martedì.
DA UN CAPITANO ALL’ALTRO: TOTTI RISPONDE A IZCO- Il Catania scende in campo con Lodi assente illustre, nella Roma manca a sorpresa Gervinho. In apertura più vivaci i rossazzurri, con tutti gli uomini d’attacco schierati dal primo minuto: i giallorossi sonnecchiano, costretti a far gravitare il pallone intorno alla propria metà campo. Gioco piatto per ampi spezzoni, poche azioni di rilievo.
Prima opportunità per Florenzi al 18′, ma c’è Frison. Due minuti dopo risponde bene Castan su involata di Castro, poi, intorno alla mezz’ora, lo splendido 3 contro 2 in contropiede del Catania, concluso in modo vincente da Mariano Izco, servito con un pregevole tacco da Bergessio innescato da Barrientos: triangolazione albiceleste da manuale, e Roma subito punita.
La partita adesso si fa interessante: tutti si aspettano che i giallorossi si sveglino, invece arriva la seconda batosta al 34′, ancora col capitano Izco, stavolta su taglio alto di Rinaudo. Raddoppio al quale risponde immediatamente Totti, l’altro capitano, che trafigge centralmente Frison su assist di Florenzi, ma la posizione del numero 10 è davvero dubbia.
Sul 2-1 Garcia decide di rispondere al fuoco, gettando subito nella mischia Gervinho senza passare per l’intervallo. L’ivoriano entra al posto di uno ‘svogliato’ Taddei, e la Roma va subito in crescendo, grazie alle combinazioni del velocista che duetta con Totti.
IL ‘MIRACOLO DI S.AGATA’ SI MANIFESTA- Si rientra dal tunnel degli spogliatoi sul risultato di 2-1 per il Catania, coi rossazzurri premiati per aver insistito tanto, senza mai darsi per vinti. La seconda frazione sarà una replica del primo, con un Garcia visibilmente contrariato per la prestazione dei suoi: quella che era la migliore difesa del campionato con 19 reti subite, finirà per essere trafitta ben 4 volte dal peggiore attacco, quello degli etnei.
Il 3-1 ad opera di Bergessio si materializza al minuto 56′, col tap-in vincente di fronte a De Sanctis, che bene era intervenuto sulla conclusione di Leto. Nelle file capitoline entreranno anche Benatia e Bastos, per una Roma spregiudicata, ma che non riuscirà a far pendere l’ago della bilancia dalla propria parte: ci provano in rassegna Bastos, Totti e Gervinho, ma alla fine è poker dei padroni di casa con Barrientos e la sua bordata da fuori al 79′, e per poco Bergessio non sigla il quinto goal all’ultimo respiro.
Come piace dire a Roma, i giallorossi sembrano essersi “scansati” di fronte ad un ottimo Catania, che davvero non vuole saperne di arrendersi. In campo, per lunghi tratti, si è vista una sola squadra, e questa di certo, non ha dato l’impressione di essere l’ultima della classe con 23 punti. Il ‘contro-funerale’ dei rivali palermitani, almeno per il momento, è rimandato, ma adesso tutto dipenderà dal prossimo scontro di Bologna, che assume la valenza di uno spareggio: con altri tre punti, gli emiliani verrebbero agganciati, e a quel punto, resterà da giocarsi il tutto per tutto in casa contro l’Atalanta.
Catania 4-1 Roma
Catania: (4-3-3) Frison; Peruzzi, Rolin, Gyomber, Monzon; Castro(82′Biraghi), Rinaudo(amm.61′;87′Lodi), Izco; Barrientos, Leto(65′Plasil), Bergessio. all.Pellegrino.
Roma: (4-3-3) De Sanctis; Maicon, Romagnoli, Castan(57′Benatia), Dodò(amm.12′); Taddei(37′Gervinho; amm.61′), De Rossi, Pjanic(amm.86′); Florenzi, Totti(amm.85′), Ljajic(57′Bastos). all.Garcia.