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Trasparenza negli enti pubblici? Roba fuori moda. La Regione Sicilia guarda la pagliuzza degli altri enti, non scorgendo la propria trave
aprile 23rd, 2014 | di Ismaele La Vardera
Trasparenza negli enti pubblici? Roba fuori moda. La Regione Sicilia guarda la pagliuzza degli altri enti, non scorgendo la propria trave
Politica
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“Le istituzioni pubbliche devono essere dei palazzi di vetro, ogni atto deve essere pubblico, le amministrazioni devono essere trasparenti. Solo la trasparenza potrà essere la migliore arma contro ogni forma di corruzione”. Con queste parole che esprimono concetti chiari e diretti, il professore Lindo Buscemi quasi ogni giorno cerca di impartire ai suoi studenti gli elementi di base dalla comunicazione pubblica. L’avvocato Buscemi ha speso tutta una  vita affinché le istituzioni pubbliche si adeguino alle norme di trasparenza e efficienza imposti dalla legge n.150 del 2000. Uno studio pubblicato dalla Regione Sicilia parla di amministrazioni che si stanno adeguando attraverso siti web efficienti, ma che ancora tanto bisogna fare per arrivare a una massima trasparenza delle amministrazioni. Se ci pensiamo un attimo ci accorgiamo che se manca la trasparenza e i cittadini non sono in grado di accedere agli atti pubblici, e di comprendere cosa accade all’interno del proprio comune, sarà possibile “fregarli” senza troppi problemi. Peccato che la Regione Sicilia studia gli altri enti pubblici, non togliendo la trave che è nel proprio occhio. Il decreto legislativo n.33 del 2013 fa riferimento a cosa deve non deve mancare in un sito pubblico, la sezione amministrazione trasparente dove vengono pubblicati gli atti pubblici, e tale sezione è obbligatoria per legge, peccato che sino a qualche mese fa la stessa mancava nel sito ufficiale della Regione, infatti l’ANAC , Autorità Indipendente per la Valutazione e la Trasparenza e l’integrità delle amministrazioni pubbliche, ha tirato la giacca alla sito ufficiale della Regione Sicilia, che come per magia si è adeguata alle norme vigenti. Informare e rendere pubblico ciò che accade nelle stanze segrete delle amministrazioni è fatto di assoluta priorità, nella maggior parte dei comuni siciliani mancano quelle professionalità che si assumono il compito di comunicare e rendere accessibile a tutti le informazioni riguardante l’ente stesso. Parlo di uffici stampa adeguati, siti aggiornati, insomma chi  rende pubblico ciò che dovrebbe essere pubblico. Come vedere se il sito del proprio comune è in regola? Semplice, basta cliccare sul motore di ricerca Google il sito www.magellanopa.it  andare sulla bussola della trasparenza copiare e l’Url del sito del vostro comune, e incollarlo. Dopo questa procedura si vedranno “i morti e i feriti”, ossia quella cose che mancano al sito del vostro comune affinché questo sia trasparente, vi accorgerete che le mancanze non sono poche. La misura dell’efficienza di una pubblica amministrazione si misura nella sua trasparenza, i grandi regimi si sono istituiti proprio perché ha fatto di ciò che doveva essere pubblico una gestione privatistica e segreta. Affinché la politica sia davvero pulita, dovremmo iniziamo a pretendere trasparenza iniziando dai nostri comuni, perché il vero organo di vigilanza assoluta dovrebbe essere portato avanti dagli stessi cittadini, forse allora qualcosa potrebbe cambiare.

Ad maiora