Nel corso del primo pomeriggio di giovedì 17 aprile, durante lo svolgimento di un regolare servizio di pattugliamento del territorio, finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, i Carabinieri dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Termini Imerese hanno tratto in arresto, per il reato di furto aggravato in concorso, Ivan Cataldo, nato a Palermo classe 1991, Marco Randazzo, nato a Palermo, classe 1991 e Filippo Scoperto, nato a Palermo, classe 1994.
I Carabinieri, mentre transitavano nella zona industriale, prestando particolare attenzione alla tratta dove ancora scorrono, parallelamente all’autostrada A/19 Palermo – Catania, i binari della vecchia linea ferrata, allo stato attuale in fase di smaltimento, ritenendo altresì che tale materiale potesse essere di enorme interesse per i “ladri di ferro”, notavano all’interno del cantiere di lavoro delle Ferrovie dello Stato due individui, con indosso dei giubbotti catarifrangenti, assolutamente simili per foggia e colori a quelli normalmente utilizzati dagli operai della ditta “Cefalù 20”, incaricata del predetto lavoro di smaltimento della vecchia linea ferroviaria, intenti a caricare a bordo del cassone di un furgone, parcheggiato nelle immediate vicinanze alcuni manufatti di materiale ferroso.
Con l’intento di accertare se si trattasse di veri operai o proprio di “ladri di ferro”, i militari raggiungevano immediatamente i giovani, constatando dopo pochi attimi che si trattava effettivamente di predatori.
Alla vista dei Carabinieri, i tre palermitani ammettevano da subito che stavano asportando del materiale ferroso, rappresentato nello specifico da piastre di ricongiungimento dei binari, utilizzate per l’ancoraggio degli stessi alle travi in legno adagiate nel terreno.
A seguito della perquisizione veicolare, nel cassone del furgone, Fiat Ducato risultato di proprietà di Ivan Cataldo, venivano infatti rinvenute n.89 piastre di ricongiungimento per complessivi 1.000 Kg., asportate dall’interno del cantiere della ditta “Cefalù 20”, incaricata dal Gruppo Ferrovie dello Stato – Rete Ferroviaria Italiana di procedere dapprima alla rimozione della vecchia linea ferrata e successivamente all’accantonamento in attesa dello smaltimento.
I giubbotti indossati dai giovani, ad un controllo più ravvicinato, risultavano essere dei normali giubbotti catarifrangenti ad alta visibilità, di quelli il cui possesso è obbligatorio nell’autovetture e non casacche utilizzate dagli operai della predetta ditta, che tra l’altro sono proprio dello stesso colore.
Espletate le formalità di rito, Ivan Cataldo, Marco Randazzo e Filippo Scoperto sono stati trattenuti presso le camere di sicurezza del Comando Compagnia di Termini Imerese, in attesa del giudizio con rito per direttissima e durante il quale gli arresti sono stati convalidati e i tre giovani rimessi in libertà con obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per Marco Randazzo e Filippo Scoperto e obbligo di dimora a Palermo per Ivan Cataldo.
Nella foto in ordine: Randazzo Marco, Cataldo Ivan e Scoperto Filippo.