Palermo – Una “Domenica delle Palme” del tutto particolare per la “Mater Dei”, una piccola parrocchia situata nel quartiere “Cruillas” nel capoluogo siciliano. Ieri pomeriggio, infatti, questa piccola chiesetta gremita di fedeli ha ospitato Claudia Koll, nota attrice protagonista di diverse pellicole e serie tv, che ha voluto divulgare – in maniera del tutto sincera e trasparente – la propria conversione avvenuta in modo decisivo e particolarmente forte, al punto da renderla assolutamente orgogliosa della propria fede e della propria spiritualità. Malgrado ciò, a detta sua, non smette mai di lottare per rendere sempre più solida e possente questa conversione, arrivata dopo lunghe esitazioni e dopo performance cinematografiche svariate e non troppo sobrie.
Secondo quanto affermato dalla stessa, infatti, il primo avvicinamento adulto in un confessionale è avvenuto dopo almeno vent’anni di totale distanza dalla chiesa e dopo essere stata a stretto contatto con la << sofferenza terrena >>, facendo amicizia con dei ragazzi malati terminali di Aids. Questa, infatti, è stata una delle tante esperienze che le ha permesso di prendere realmente coscienza della vita che stava conducendo e del fatto che questo mestiere non le concedeva sempre di trovare la verità nel suo essere. Ha infatti confessato che, non appena ha preso via la sua conversione, ha quasi giurato che avrebbe << prestato la sua voce solo per parlare della verità >> e non avrebbe dunque più interpretato dei personaggi che non la rispecchiassero.
Ci sono stati degli episodi piuttosto suggestivi che le hanno permesso di avvicinarsi sempre di più a Dio. Ha infatti parlato di una sorta di “contatto con il paranormale”, avvenuto quasi a causa di una crisi interiore dovuta alla presenza di veri e propri problemi in ambito professionale. Afferma infatti che non riusciva più a trasmettere le emozioni che – essendo attrice – era quasi costretta a fare, sopratutto quando si calava in parti piuttosto critiche e problematiche. << E’ come se mi si fosse formato un tappo al cuore >> perché non riusciva più a vivere nella menzogna; Claudia si riferiva infatti a quando – durante la recitazione di scene piuttosto drammatiche – fosse necessario rivivere sofferenze reali della propria vita per poter trasmettere un’altrettanta sofferenza – in tal modo – autentica agli spettatori.
Era come se fosse stata “costretta” ad adottare una doppia personalità e questo non le andava più bene: aveva bisogno di trovare la verità nella sua vita. E così ha fatto, stravolgendola completamente e orientandola verso una meta del tutto diversa, rendendosi attiva nel campo del volontariato, manifestando la propria fede e trasmettendo ai propri studenti – insegna, infatti nell’Accademia dello Spettacolo di Roma – l’amore verso gli altri, l’umiltà e il coraggio di testimoniare a testa alta la propria fede.
Ha mai avuto paura che la sua esperienza di conversione abbia potuto in qualche modo “screditare” la sua figura di attrice e quindi compromettere la sua popolarità?
<< Io sono stata anche presa in giro quando ho cominciato a dire in televisione che mi ero convertita. Mi hanno fatto anche delle cose tremende, tremendissime [...] I giornali mi hanno subito etichettato come suora, fu per distruggermi la carriera. Ci sono stati dei titoli nei giornali inspiegabili, cose che io non avevo mai detto, scritte..quindi diciamo c’è stata una battaglia tremenda da parte dei giornali. In televisione addirittura un mio collega mi ha presa in giro durante un’intervista [...] durante la pausa hanno mandato una voce tipo “l’esorcista” che diceva “convertiti, pentiti, peccatrice!” e c’era tutto il pubblico in studio. Poi subito dopo finita questa beffa, il giornalista ha continuato a intervistarmi.[...] Un’altra volta in una trasmissione televisiva mi hanno tolto la parola, mi tolgono spesso la parola in televisione quando capiscono in che direzione vado e quello è ancora più mortificante perché non ti permettono di dire..Ma l’ho sempre fatto per il Signore quello di anche testimoniare. [...] Mi ha dato dei doni il Signore nel momento in cui io sono stata fedele perché gli ho promesso una cosa al Signore, che non avrei più messo a servizio la mia voce per cose che non erano diciamo autentiche, vere.[...] Però vi assicuro che il dono ricevuto merita molto di più di questa piccola cosa.
Al giorno d’oggi, nella società complessa e eterogenea nella quale viviamo, per i giovani può essere facile convertirsi?
<< Nell’insegnamento io penso di aver ricevuto dei dono speciali, da parte del Signore..lo dico con verità, non sentendomi brava. Il Signore mi dato la capacità di trasmettere la parola e di insegnare come si comunica la parola a questi giovani e questo perché in qualche modo io ho fatto una scelta. Cioè quando noi facciamo una scelta per Dio, Lui ci da sempre il centuplo su questa terra, è generoso e riconosce la fedeltà. Leggetevi il libro di Daniele, che per me è il libro per i giovani, io gli faccio sempre leggere il libro di Daniele, questi giovinetti che poi sono stati deportati a una corte dove c’è uno stile di vita diverso, un modo diverso di vivere, di pensare, loro non vogliono tradire la fede dei loro padri, diciamo le loro tradizioni e quindi fanno un accordo con il capo della guardia per continuare quello che loro avevano e volevano mangiare. [...] Allora io dico ai giovani di scommettere su Dio, di scommettere, di non vergognarsi di essere cristiani. Sapete che suor Cristina esce dalla nostra accademia di spettacolo, questa suora che ha cantato a “The Voice”, quindi io spero tanto che possa aprire la strada a questi artisti cristiani, che anche ragazzi che non sono consacrati, che non sono suore, che non sono preti, abbiano il coraggio di dire in televisione io sono cristiano e abbiano la libertà di essere artisti in televisione senza essere boicottati, perseguitati..io spero tanto che attraverso di lei il Signore possa aprire una strada. >>
Vista la sua esperienza diretta con i ragazzi, cosa potrebbe consigliare ai giovani affinchè possano testimoniare concretamente la parola di Dio nei loro ambienti di vita quotidiana?
<< Difficile dirlo, soprattutto in ambiente universitario, dove c’è molto ateismo anche per i docenti, come insegnano, propongono una visione della vita proprio laica. Io ho visto anche nella discussione delle tesi come sanno ben virare i discorsi, come sono abili nel modificare certi punti di vista, quindi figuriamoci quando insegnano. Bisogna pregare, che il Signore li ispiri. Il segreto è la preghiera, perché anche le conversioni avvengono grazie alla preghiera, cioè non è abilità umana, noi siamo strumenti della grazia di Dio e bisogna innanzitutto arrivarci ricchi di Spirito Santo.>>
E’ felice di aver testimoniato in questa parrocchia Mater Dei?
Si, si avverte che nella semplicità di una piccola parrocchia c’è del bello, si vede.
Intervista a cura di Rosalba Giallombardo.
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