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Villafrati, riunita assemblea per la costituzione del comitato “Liberiamo l’acqua”

Finalmente dopo tanti bei discorsi i villafratesi scelgono di ampliare il loro grido di dissenso creando un comitato al servizio dei cittadini

Acqua non potabile

Nei locali del centro intergenerazionale in piazza Fratelli Rosselli, a Villafrati (PA), cittadini e amministratori si riuniscono per cercare di chiarire alcuni punti sulla questione del momento: la gestione dell’acqua. Il sindaco Franco Agnello aggiorna la cittadinanza spiegando come tutt’ora la gestione, anche se il Tribunale ha consegnato ufficialmente al Comune le reti, non è pubblica ma ancora in mano all’ATO. Addirittura l’amministrazione viene accusata, Agnello in primis, di allarmismo e disinformazione, quando invece è lo stesso commissario che nega l’evidenza cioè il palese disservizio da parte delle società competenti e l’inefficienza della Regione nel gestire il tutto. Non ci sono né mezzi né personale e in più quei pochi operatori provano ad insabbiare tutto quasi dichiarando il falso, affermando cioè la potabilità dell’acqua. Anche se da più di un decennio ormai l’acqua risulta essere non potabile e dagli ultimi controlli fatti dall’A.S.P. di Palermo, i valori dei fluoruri nell’acqua sono di 3,95 mg/l con un massimo di 1,50 mg/l, e dell’arsenico è di 18 µg/l con un massimo di 10 µg/l. L’intendo dell’amministrazione è quello, quindi, di recuperare la gestione del servizio e di provare, con l’aiuto d’esperti, a miscelare le varie “acque” provenienti dai tre diversi pozzi di Villafrati, “Stallone”, “Nocilla” e “Chiarastella”, per riuscire a rendere il bene potabile.

Da queste iniziative e da questi problemi prende spunto un gruppo di cittadini per creare il comitato “Liberiamo l’acqua”: si tratta di un’organizzazione di cittadini abbastanza attivi e con a cuore il problema pubblico al punto da mettersi in gioco di persona. L’idea cardine del comitato è di creare soprattutto informazione, tramite un lavoro di volantinaggio porta a porta, cosicché tutti possano rendersi conto della gravità della situazione. All’interno è stata fatta una suddivisione quasi in categorie sociali, se così possiamo definirle, per raggruppare e raggiungere più persone possibili. Vi sono genitori, insegnanti, agricoltori, commercianti, studenti, impiegati, disoccupati e giovani. E’ prevista inoltre la collaborazione attiva con le due consulte del Comune, la Consulta dei Giovani e la Consulta delle Donne, entrambe disponibili sin da subito a supportare la causa. A breve la costituzione del comitato verrà legittimata a livello giuridico ma sin da subito, oltre al volantinaggio, si inizierà a stilare un calendario d’incontri nei quali tutta la cittadinanza è invitata. Inoltre è previsto anche il lancio di una petizione per supportare così il lavoro dell’amministrazione.

Nei prossimi giorni, inoltre, il Comune dovrebbe ricevere risposte da parte della Prefettura, vista anche la pressione di altri comuni, primo tra tutti Cinisi, per capire se realmente la gestione tornerà in mano a Villafrati o no. Gli italiani nel giugno del 2011, con un referendum abrogativo, votavano a favore della gestione pubblica dei servizi idrici eppure dopo 3 anni di pubblico non è rimasto nulla ed oltre a non avere l’acqua potabile i cittadini villafratesi e non solo, affidano la loro salute in mani altrui… Non ragioniam di lor, ma guarda e passa, diceva Virgilio a Dante, esortandolo a lasciare soli gli ignavi al loro supplizio. Ecco. E’ l’ignoranza la prima cosa che bisogna evitare e bisogna combatterla per i propri diritti. E’ questo che vuole Villafrati. E’ questo che vuol fare il comitato “Liberiamo l’acqua”. Combattere per la propria salute, per la propria vita.

Qui sotto il collegamento Facebook del comitato “Liberiamo l’acqua”:

https://www.facebook.com/Acquapotabilevillafrati?fref=ts