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Marsala, organizza “Una tenda per i giovani”

Le parrocchie accolgono l’invito all’Evangelizzazione di Papa Francesco

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Marsala – Venerdì e sabato scorso si è tenuta a Porta Mazara e per buona parte di Via Roma, la manifestazione “Una tenda per i giovani” organizzata dalle cinque parrocchie del centro.

È un evento mirato ai giovani, frutto dell’invito di Papa Francesco, di uscire fuori dalle chiese per evangelizzare, ascoltare e portare entusiasmo ai ragazzi.

Il progetto è stato portato avanti, soprattutto dai gruppi giovanili delle diverse parrocchie.

 

La manifestazione si è divisa in tre percorsi; il primo è quello di umanizzazione, ovvero l’accoglienza, animazione e ascolto, il quale ha anche lo scopo di compilare un questionario anonimo dove i ragazzi partecipanti, dovranno descrivere i diversi problemi sociali. Il questionario servirà alle diverse parrocchie per capire le esigenze giovanili del territorio.

 

Il secondo percorso è stato quello dell’evangelizzazione, in cui si mettono i giovani a conoscenza, della vita di persone che hanno segnato la storia, e non solo religiosa, come Borsellino e Falcone, Nelson Mandela, padre Pino Puglisi, per cercare di identificarsi, e sceglierli come esempio di vita.

 

Il terzo percorso riguarda la spiritualità e la preghiera, dove i ragazzi, oltre ad aver avuto la possibilità di confessarsi, hanno potuto pregare, scrivere pensieri anonimi, e ricevere piccoli bigliettini con delle frasi del Vangelo.

 

“Tutta la manifestazione” afferma uno dei responsabili, Don Giuseppe Inglese “ si basa su questi tre percorsi, che vuole accompagnare il giovane in una passione alla vita. Penso che i giovani non abbiano più passione alla gioia, allora noi dobbiamo incoraggiarli nel saper essere uomini credibili verso gli altri e saper essere noi educatori, attraverso un progetto di vita e di salvezza per tutti”.

 

Il parroco continua parlando dei problemi giovanili ed afferma che : “il problema è della società malata, che ha tutto e dove c’è tutto non c’è più il desiderio di conoscere, ma anche la poca speranza e la poca voglia di mettersi in discussione, porta a tutto ciò. I giovani sono vittime di questo processo che noi adulti abbiamo creato”.

La manifestazione ha avuto molto successo e si spera di poterla riorganizzare al più presto