Non ci sarà alcun processo disciplinare per il pm di Palermo Nino Di Matteo. Dopo essere stato accusato di aver rilasciato un’intervista nella quale parlava dell’esistenza di un rapporto telefonico tra Giorgio Napolitano e Nicola Mancino, intercettate nell’inchiesta sulla trattativa Stato-mafia. Accolta quindi la richiesta del pg della Cassazione.
Precisamente a Di Matteo era stato imputato di aver violato la riservatezza del Capo dello Stato. Le dichiarazioni le aveva rilasciate durante un’intervista a La Repubblica. A “scagionare” Di Matteo sono bastate le indagini da parte della Procura generale della Cassazione, dalle quali si evince che dell’esistenza di queste conversazioni se ne fosse parlato già il giorno prima su molte testate online ed anche dal settimanale Panorama. Da qui cade anche l’accusa verso Francesco Messineo, procuratore di Palermo, che era stato accusato di non aver segnalato i comportamenti di Di Matteo.
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