Fotografa per 4 anni la stessa panchina, il risultato è stupefacente

Ha fotografato per quattro anni la stessa panchina dalla finestra del suo appartamento, ecco i risultati…

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Baci, abbracci, litigi, spuntini, sbornie, amori sbocciati, amori finiti, controlli di Polizia, di tutto e di più. Riprodurre la vita di centinaia di persone, che non sono affatto consapevoli dell’esistenza dell’altro, persone diverse, di qualsiasi classe sociale,di qualsiasi età, di qualsiasi sesso, con passioni opposte, con sentimenti ed interessi diversi. Insomma, persone che sembrano non aver mai condiviso nulla, che portano all’interno di loro stessi un storia diversa dall’altra. Qualcosa che li accomuna, che li unisce, però c’è ed è il fatto di aver pianto,riso, amato, odiato, mangiato, in breve, di aver vissuto istantanee di vite totalmente diverse e lontane in uno stesso luogo. Il fotografo ucraino Eugene Kotenko ha fotografato per quattro anni la stessa panchina, fuori dalla finestra del suo appartamento di fronte ad un edificio governativo. Il risulato è stupefacente. Quella stessa panchina infatti, ha visto nascere e finire amori, ha visto vecchietti immersi in tantissime e infinite partite di carte, sbornie da capogiro di giovanotti, fermi di polizia, anziani amorevoli intenti a scambiarsi abbracci, forse gli ultimi, e come se non bastasse anche riposini al termine di una corsa, spuntini improvvisati e molto altro ancora. Il fotografo ucraino ha di fatto riprodotto la forza della fotografia, dando a quelli che possono a prima sensazione sembrare momenti futili, un enorme significato. La forza della fotografia, ha detta di molti fotografi, sta proprio in questo, “sta nell’immortalare un attimo, per poi dare un senso all’attimo stesso e quel senso cambia da individuo a individuo, cambia da storia in storia, da vita a vita”.

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Diplomato presso il liceo scientifico Mauro Picone di Lercara Friddi, studia scienze della comunicazione presso l'Università di Palermo. Ha collaborato con il Giornale del Mediterraneo, Canale 8 e TeleJato