Salviamo i solarium pontili dello Stagnone di Marsala

Abbiamo incontrato Paolo Ruggeri, il quale si sta occupando della tentata demolizione dei pontili dello stagnone di Marsala

Stagnone_di_Marsala

Cominciò tutto intorno al 20 gennaio, quando l’avvocato Paolo Ruggieri, ha letto un articolo sul Giornale di Sicilia dove si annunciava che la provincia aveva deciso di demolire 5/6 pontili solarium che si trovano allo Stagnone di Marsala. “Un po’ mi sono allarmato poiché avendo contezza piena dello stato di manutenzione idoneo di questi pontili, mi sono chiesto perché demolirli”. Così inizia la battaglia del l’avvocato Ruggieri il quale, dopo la notizia, ha creato un gruppo Facebook che adesso detiene più di 1300 seguaci. La provincia, responsabile di ciò,ha fatto un piano di demolizione, che ha un costo complessivo di 15 mila euro. “Io non credo che per questo tipo di lavori ci vogliano così tanti soldi e comunque gli stessi soldi non possono essere utilizzati per una manutenzione straordinaria?” L’avvocato, inoltre, ha scritto all’allora commissario straordinario della provincia Darco Pellos, senza ricevere nessuna risposta. A distanza di due mesi, non è arrivata nessuna risposta, dall’attuale Commissario, il dott. Ingroia, il quale ha fatto cominciare l’opera di demolizione. L’unico che ha contattato i cittadini infastiditi, è stato il responsabile del settore ambiente, il dottor Fiorentino, il quale aveva promesso di fare un sopralluogo insieme ai cittadini, per vedere quali erano i solarium e i pontili da demolire, ma la promessa è andata vana. “Ritengo che il cittadino, chiunque esso sia, continua Ruggieri debba poter dire la sua”. Non è certo che abbia ragione, ma quanto meno  dovrebbe ricevere delle spiegazioni. “Vogliamo una risposta, il problema è effettivamente di tutta la cittadinanza, poiché quelle zone, sono le più visitate dai turisti e molto frequentati dalle famiglie con bambini piccoli, dato che il mare in quelle zone e basso e l’acqua è molto calda. Io penso che la politica tutto ciò non l’avrebbe consentito” afferma l’avvocato” semplicemente perché la politica sa ascoltare, anche in vista dell’elezioni, ma ascolta le persone. Sicuramente la politica avrebbe controllato in modo diverso la situazione”. Per quanto riguarda l’amministrazione comunale, è completamente assente in questa vicenda, nessuno è intervenuto per salvaguardare la zona dello stagnone, o per dare risposte ai cittadini, i quali sperano di essere ascoltati da questo sistema.