Mafia, nuovi risvolti nel processo “Nuova Cupola”

Secondo quanto emerso dalle dichiarazioni degli agenti della squadra mobile di Agrigento, gli incontri tra il capo mandamento Francesco Ribisi e il suo braccio destro Giovanni Tarallo, avveniva nella casa di cura di Villaggio Mosè, gestita dalla madre di Tarallo

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“I summit di mafia avvenivano in una casa di riposo di Villaggio Mosè”, questo è quanto è emerso dalle dichiarazioni dei poliziotti della squadra mobile di Agrigento, ascoltati in merito al processo “Nuova Cupola” nell’aula bunker del carcere “Petrusa” di Agrigento. Gli incontri tra l’ex capo mandamento Francesco Ribisi e il suo braccio destro Giovanni Tarallo, sarebbe avvenuti proprio presso la casa di cura di Villaggio Mosè, gestita dalla madre di Tarallo. Sono stati in tutto una quindicina gli agenti che hanno deposto le proprie dichiarazioni in merito alla vicenda, ascoltati per volere del pm della Dda di Palermo,“Rita Fulantelli”. Da quanto emerso dai racconti degli agenti e dalle registrazioni, presso la casa di riposo si sono tenute anche riunioni allargate, nel quale i due impartivano degli ordini ai propri adepti. Nove gli imputati sotto processo con rito ordinario: Ettore Allegro, 50 anni; Carmelo Vetro, 28 anni; Pietro Capraro, 34 anni; Gaetano Licata, 30 anni; Bruno Pagliaro, 23 anni; Maurizio Romeo, 43 anni; Gerlando Russo, 40 anni; Salvatore Romeo, 53 anni; Gianfranco Taranto, 62 anni.“

 

 

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Diplomato presso il Liceo Scientifico "Luigi Pirandello" di Bivona. Frequenta il corso di laurea di scienze della comunicazione per i media e le istituzioni presso l'Università degli studi di Palermo. Collabora con il Giornale del Mediterraneo e si occupa delle radiocronache del Virtus Bivona. Ha collaborato con Telejato