Palermo, Vincenzo Vinciguerra e la “cultura che splende silenziosa”

La nostra terra di Sicilia e Palermo, non sono solo mafia… ma anche tanta cultura. Oggi Trinacrianews24 è andata a far visita al maestro Vincenzo Vinciguerra presso la Galleria “Il Cenacolo”. L’artista contemporaneo è riconosciuto a livello nazionale e continua regolarmente sulla propria strada, dando la possibilità ai cittadini, di potere apprezzare i propri lavori e quelli di altri artisti. Il maestro, durante la nostra chiaccherata, ha rimarcato più volte, il valore della cultura per il progresso della società.

vinciguerra_vincenzo-interno_con_madre_e_figlia~OM3e2300~11126_20130221_asta-55_626

Nel pieno centro di Palermo, in via E. Amari n 85/b, è sita la Galleria D’Arte “Il Cenacolo” nella quale sono esposte le opere dell’artista siciliano Vincenzo Vinciguerra, fondatore, insieme ad altri, dell’associazione artistico – culturale “il Nuovo Cenacolo”. Nato a Caccamo il 18 Novembre 1922, l’artista frequentò l’Istituto d’Arte di Palermo e concluse gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. In esclusiva, Trinacrianews24 ha avuto il grande onore di poterlo intervistare per parlare di Arte e Cultura.

vincenzo_vinciguerra1

Vincenzo Vinciguerra

“Ho studiato a Palermo e successivamente conclusi i miei studi a Firenze. Da giovane, sotto il periodo fascista, vinsi la competizione dei “ludus juvenilis” arrivando 3° su tutto il territorio nazionale nel campo della pittura. La mia esperienza artistica parte all’incirca nel periodo “dopoguerra”. Quando mi recai per la prima volta a Roma, vidi la Cappella Sistina, e in particolare, mi soffermai su Michelangelo. A primo impatto, non mi piacque, ma poi, con il tempo, lo cominciai ad apprezzare talmente tanto che arrivai a pensare nella mia mente “ma cosa dipingo a fare?”. Ne rimasi folgorato. Alla luce di ciò che sono oggi, quando le persone mi dicono di aver visto Michelangelo non le credo per nulla. Dico che non è così. Per aprezzare certe cose, ci vuole una solida cultura di base. E’ un pò come nella musica: quando ascolti un brano orecchiabile e facile da capire, l’impatto alla compresione è immediato, ma superficiale. Invece, se senti una sinfonia, è molto più profonda e bella. Ci vuole una certa capacità per potere comprendere il mondo dell’arte, correlata ad una solida base culturale.”

Ci potrebbe illustrare gli eventi che vedono protagonista la vostra associazione e ci può spiegare com’è nata?

“Inanzitutto, l’idea dell’associazione nacque quando cominciai a diventare anziano. Mi proposi di aiutare i giovani artisti, fondando, insieme ad altre persone, quest’associazione culturale. Purtroppo, però, la realtà associazionistica, specie nell’arte, è molto precaria. I pittori vendono poco e per colpa della crisi, si è avuta una totale chiusura nei confronti dei contesti culturali. Per quanto riguarda gli eventi, il martedì, svolgiamo presso la nostra galleria, riunioni che riguardano le opere d’arte. Invitiamo dei critici e discutiamo vicendevolmente insieme ai membri dell’associazione ospitando in galleria le opere di altri artisti. A volte, proiettiamo film riguardanti pilastri della storia dell’arte, come Michelangelo e tantissimi altri.”

Galleria "Il Cenacolo"

Galleria “Il Cenacolo”

A suo giudizio, qual’è la condizione della cultura nella città di Palermo?

“E’ pessima. Ciò dipende, tra l’altro, più in generale, dalla poca qualità delle opere di oggi e di un certo tipo di “arte contemporanea”. Nei tempi odierni ci si improvvisa artisti e si pretende di fare un dipinto, un quadro, in pochissimi giorni. In realtà, nelle pitture, bisogna infondere la propria interiorità e ci vuole molto più tempo per realizzarle. I quadri sono centinaia, ma gli artisti oggi, sono pochi.”

Le persone hanno perso, secondo lei, l’entusiasmo di fare “cultura”?

“Hanno perso la voglia solo per metà perchè la priorità della gente, già da moltissimi anni, è quella della sopravvivenza per arrivare alla fine del mese. I cittadini sono “concentrati” su aspetti attualmente più rilevanti rispetto a questo mondo “culturale” di cui lei parla. I palermitani, non visitano più nemmeno la Galleria d’Arte Moderna per colpa della segnaletica mancante oppure per la scarsa pubblicità in giro per la città. Ciò è sintomo di qualcosa “che non quadra”.

Se dovesse parlare ai cittadini, quale sarebbe il messaggio che lancerebbe?

“Generalmente, al pubblico non parlo mai per via della mia voce così sottile, ma sono dell’opinione che per farmi sentire, “per parlare”, uso le mie opere. Sono i miei quadri che parlano al posto mio. Sono le mie opere ad esprimersi.

…e invece cosa direbbe alle istituzioni siciliane?

“Non direi nulla, perchè non ho alcuna fiducia nelle istituzioni. Pensano di tutto tranne che arte. Prima delle elezioni, si mostrano gentili e dopo ti voltano le spalle, essendo non curanti delle esigenze altrui.”

Tra le innumerevoli pitture fatte da lei, quale ricorda con più affezione?

“Ricordo sempre con grande piacere, “Forza Bruta”. E’ risalente al periodo giovanile della mia carriera. All’epoca della realizzazione, la Democrazia Cristiana voleva acquistarlo per potere fare un manifesto di propaganda politica da appendere sui muri. Non lo permisi. Rifiutai la proposta del partito. Non volevo che le mie opere fossero nelle mani del mondo politico.”

Ormai, da diverso tempo, c’è un detto “popolare” molto conosciuto che recita: “con la cultura non si mangia”. Lei cosa ne pensa?

“Non posso trovarmi in accordo con questo detto. La questione è semplice: senza cultura, non può esserci progresso.”

 

Valerio Mariani, un tempo, critico d’arte della Rai, scrisse in una sua nota a proposito dell’artista siciliano:

“La pittura del Vinciguerra, a sfondo romantico, reagisce al gusto astratto e decorativo della più gran parte della pittura d’oggi, rifacendosi ad un richiamo interiore di carattere poetico e si direbbe nostalgico”

La redazione ringrazia il Maestro e l’Associazione “il Nuovo Cenacolo” per la disponibilità dataci.

Grazie!

The following two tabs change content below.
Diplomato presso l'istituto alberghiero "Pietro Piazza" nel 2012, scopre il suo amore per la scrittura durante gli anni della scuola, collaborando per il giornalino d'istituto "Agorà". Dopo aver conseguito la maturità, si iscrive all'Università degli studi di Palermo presso il corso di laurea in Scienze Della Comunicazione. Attualmente, è facente parte della redazione di Trinacrianews24 come sua prima esperienza sul campo.