Processo “Mediaset”, Berlusconi interdetto dai pubblici uffici.

Il Cavaliere è stato condannato dopo la pronuncia della Corte di Appello di Milano

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La corte di cassazione ha definitivamente confermato la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici attribuita all’ex premier, Silvio Berlusconi, nell’ambito del processo Mediaset. Il Cavaliere, dopo essere decaduto dall’incarico di senatore della Repubblica, era già stato condannato, con sentenza senza revoca, per frode fiscale alla pena di quattro anni di reclusione (tre omaggiati dall’indulto). La difesa del Cavaliere, rappresentata dall’intramontabile avvocato Ghedini in collaborazione con l’avvocato Franco Coppi, avevano chiesto di trasferire gli atti alla corte europea per i diritti umani con sede a Strasburgo. da quest’azione, non si ha avuto nulla di rilevante e positivo. La condanna è arrivata nell’immadiato dalla Corte di Appello di Milano. Arrivati messaggi di solidarietà da parte del mondo politico. Cicchitto riferisce il suo profondo senso di solidarietà insieme alla Gelmini, che definisce la condanna come ingiusta e abnorme guidata da pregiudizio ideologico “La battaglia di Berlusconi e di Forza Italia  per la libertà e per una giustizia davvero giusta va avanti – afferma la Gelmini -.La sentenza della Cassazione ha ferito la democrazia ma non chi crede nella libertà”. Insomma, il pensiero della Destra rimane sempre uguale: “i giudici sono tutti comunisti e vi è in atto una persecuzione giudiziaria su Berlusconi”

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Vito Giuliana

Diplomato presso l'istituto alberghiero "Pietro Piazza" nel 2012, scopre il suo amore per la scrittura durante gli anni della scuola, collaborando per il giornalino d'istituto "Agorà". Dopo aver conseguito la maturità, si iscrive all'Università degli studi di Palermo presso il corso di laurea in Scienze Della Comunicazione. Attualmente, è facente parte della redazione di Trinacrianews24 come sua prima esperienza sul campo.