“Liberarsi dal cancro di Cosa nostra”

Mattone chiede di istituire una Direzione regionale dei beni sequestrati a Cosa nostra in Sicilia

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Anni di recessione, anni di fallimenti per molte aziende. Bisogna reagire non lasciare che l’unica a poter offrire lavoro sia la Mafia.

“Lo Stato ha bisogno di controllare il territorio siciliano, l’economia, gli investimenti..” Lo dice il segretario regionale della Uil trasporti Sicilia, Angelo Mattone, che prendendo atto del sequestro da parte della Dia di Catania della Geotrans della famiglia Ercolano, afferma che adesso si deve fare di tutto per salvare l’azienda, evitare il fallimento anche perché ci sono 30 dipendenti che potrebbero perdere il lavoro.

“Il sequestro – continua Mattone – è un ottimo segnale di contrasto a Cosa nostra, in un settore dove gravitano ingenti interessi mafiosi.”

Quello che chiede il segretario è che venga istituita una Direzione regionale dei beni sequestrati a Cosa nostra in Sicilia, per avere la sicurezza di una gestione opportuna delle aziende e la salvaguardia del futuro dei lavoratori.

Concludendo dice che se non si interviene si potrebbe arrivare ad un momento in cui “sarà la Mafia a dare lavoro, a produrre illeciti guadagni e a distribuirli, mettendo ai margini la legalità e il desiderio dei cittadini siciliani onesti di liberarsi del cancro di Cosa nostra”.

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Diplomata presso il Liceo socio-psico-pedagogico F. Crispi di Ribera. Studia Scienze della comunicazione per i media e le istituzioni presso l'Università degli studi di Palermo. Ha collaborato per il Giornale del Mediterraneo e Telejunior (telejato giovani).