Bagheria, la Confraternita del SS Sacramento rompe il silenzio
Siamo stati silenti ma non assenti in tutta questa triste vicenda che ha sconvolto e continua a sconvolgere la nostra Citta’.
- Cronaca
- 19/03/2014

Siamo stati silenti ma non assenti in tutta questa triste vicenda che ha sconvolto e continua a sconvolgere la nostra città. Vicenda che ci ha visti travolti e risucchiati in un agone politico che non ci riguarda, silenti perché pensavamo che gli attacchi rivolti a screditare l’immagine di una delle Confraternite più antiche della Diocesi palermitana, fondata nel 1852, avrebbero perso vigore data l’inconsistenza delle accuse.
La vexata quaestio riguarda l’ipotesi di convenzione tra Comune e Confraternita SS Sacramento che consentirebbe l’uso per quarant’anni, di un certo numeri di loculi di proprietà della stessa, da parte del Comune; e per la quale una pletora di soggetti hanno detto la loro con affermazioni grossolane, imprecise e talvolta prive di ogni fondamento. In ordine di apparizione sui media: “Tutta da dimostrare la titolarità in capo alla Confraternita circa la proprietà dei loculi.”; “La Confraternita SS Sacramento sembrerebbe non sia proprietaria dei loculi oggetto di convenzione con il Comune”; “Sequestrata al cimitero l’area oggetto di convenzione tra il comune e la Confraternita del SS Sacramento”; ed ancora “il ricavato della vendita delle concessioni dei loculi sarebbe stato ripartito tra la stessa Confraternita ed il Comune di Bagheria”; “CONVENZIONE BURLA” poiché viene affermato con forza che la Confraternita non è proprietaria delle aree oggetto della convenzione in quanto “gli atti citati” ed in particolare “l’atto pubblico del 8/01/1910 stipulato innanzi al Notaio G. Battista Castronovo parla di altre verità, di altre Confraternite”; “è facile capire che la convenzione fosse utile a trasferire soldi pubblici all’impresa affidataria dei lavori da parte della Confraternita”.
Tutte queste affermazioni piu’ o meno gravi e scritte addirittura nella mozione di sfiducia presentata nei confronti del Sindaco ci hanno indotto a rompere il silenzio e chiarire i fatti alla cittadinanza.
Circa la titolarita’ sulle aree e manufatti oggetto della convenzione diciamo subito che la Confraternita’ ha pieno titolo di proprieta’ in quanto ha acquistato diverse aree a partire dal 1902 i cui atti sono pubblici e registrati presso la Conservatoria dei registri immobiliari di Palermo e quindi consultabili da tutti, e senza tema di smentita affermiamo e siamo in grado di dimostrare a chicchessia che la Confraternita e’ proprietaria dei loculi de quo.
Abbiamo difficolta’ a comprendere come ben 19 consiglieri comunali abbiano male interpretato l’atto citato (non l’unico in nostro possesso) quando alla prima pagina, dello stesso atto, viene citato il Superiore della Confraternita SS Sacramento quale “parte convenuta” ed alla terza pagina delle stesso atto viene descritto il bene oggetto di trasferimento ovvero “appezzamento di terreno in contrada Marino interno al cimitero”.
In relazione al sequestro delle aree l’affermazione – “Sequestrata al cimitero l’area oggetto di convenzione tra il comune e la Confraternita del SS Sacramento” – risulta tendenziosa e capziosa perche’ in realta’ l’area oggetto di sequestro e’ un’altra e cioe’ quella di proprieta’ comunale dove si sono svolti “i fatti” tristemente venuti alla ribalta, mentre, l’area a cui allude il proclama di Bagheria news, in realta’, e’ una piccola intercapedine estesa circa 80 cm, al confine tra uno dei corpi di fabbrica di proprieta’ della Confraternita ed una Cappella privata.
In ogni caso la Confraternita SS Sacramento e’ proprietaria di n.9 corpi di fabbrica dislocati in 7 aree distinte e distanti tra loro e pertanto l’affermazione e’ comunque non rispondente alla realta’.
 A proposito della questione economica leggiamo che i proventi della vendita sarebbero stati “spartiti” come se si trattasse di una sorta di donazione da parte del Comune; ragionamento sempre capzioso: con quali risorse dovevano essere ristrutturati i loculi? Stiamo parlando di risorse probabilmente insufficienti ma comunque utili a tamponare l’emergenza loculi nel breve termine di 18-24 mesi (tempo stimato per impegnare 600 loculi sulla scorta dei dati sulla mortalita’) consentendo all’amministrazione di portare a termine i progetti di piu’ ampio respiro (ampliamento, ecc.). Addirittura qualche Consigliere comunale ha tuonato dal pulpito del consiglio comunale affermando che: “un milione e mezzo di euro dati ad una Confraternita, non si capisce perche’” ed ancora “come mai questi loculi non vengono requisiti?”
E’ falso che si tratti di 1,5 milioni di euro essendo il prezzo medio di vendita di una concessione poco meno di 1000 euro e trattandosi di 600 loculi c’e’ poco altro da aggiungere.
Stiamo valutando con i nostri legali se ci sono gli estremi per ipotesi diffamatorie e lesive nei confronti della Confraternita ed eventualmente adire alle vie legali.
Per quanto concerne l’ipotesi di requisire i loculi, come da piu’ parti paventato, ricordiamo che gli stessi sono totalmente occupati da salme di cittadini bagheresi defunti tra la fine del 1800 e fino ai nostri giorni, e quindi non comprendiamo come sarebbe stata portata avanti, dai fautori, tale iniziativa. Forse nello stesso modo che essi stessi hanno condannato e deprecato un momento prima? All’uopo giova ricordare l’art.12 del vigente regolamento comunale di polizia mortuaria, approvato con delibera del Consiglio comunale n.107 del 29.11.2006: ” le concessioni a tempo determinato possono essere revocate.
L’errore commesso (speriamo in buona fede) e’ quello di considerare che le sepolture della Confraternita siano da annoverare nella fattispecie di “concessioni” temporanee o perpetue che siano non importa. In realta’, poiche’ la Confraternita’ del SS Sacramento ha acquistato il suolo su cui sorgono le costruzioni funerarie prima dell’entrata in vigore dell’attuale T.U. in materia sanitaria del 1934, trova applicazione la precedente disciplina giuridica ovvero il R.D. n.448 del 25/7/1892 che prevede la categoria di cimiteri privati per i quali puo’ continuare l’esercizio ai sensi dell’art.82 del vigente T.U (1934). E’ quindi secondo la normativa vigente la Confraternita’ ha in capo a se la facolta’ “ope legis” di esercitare il diritto di “cimitero privato”.
Abbiamo pertanto voluto rompere il “silenzio” per evitare che qualcuno potesse ravvisare il nostro “silenzio-assenso” su tutta una serie di inesattezze, allusioni e talune falsita’ che hanno screditato l’Immagine della Confraternita.
LA CONFRATERNITA SS SACRAMENTO
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