Arresti domiciliari per i “Fratelli Bosco”

I capi d’accusa erano usura ed estorsione

bosco_ct_0

Catania – Erano al centro di un vasto giro di usura ed estorsione nel settore della distribuzione alimentare e lo scorso 25 febbraio l’operazione “Money Lender” si era conclusa con 27 ordinanze di custodia cautelare: si tratta degli appartenenti alla famiglia Bosco, titolari della catena di supermercati “Fratelli Bosco”, le cui attività illecite costituivano il centro nevralgico di un sistema usuraio che fatturava somme comprese tra i 7.000 e addirittura i 350.000 euro a danno di imprenditori, commercianti ed artigiani.

A seguito di un’ordinanza depositata lo scorso lunedì scaturita dall’udienza avuta luogo giorno 13 marzo, i giudici del Tribunale del Riesame hanno disposto gli arresti domiciliari per Antonino Bosco (classe 1958), Salvatore Bosco e Mario Bosco. Giuseppe Bosco (classe 1978), capostipite della famiglia, è stato scarcerato con l’obbligo di dimora. Tale inchiesta aveva anche portato al sequestro di alcuni beni e quote di società appartenenti agli stessi Bosco, di cui verrà discussa la misura di prevenzione il 23 aprile prossimo.