Serie A, l’analisi della ventottesima giornata

Top e flop della ventottesima giornata del massimo campionato

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La Juve acciuffa la vittoria a pochi minuti dallo scadere grazie ad una magia su calcio piazzato del solito Andrea Pirlo. La contestazione della sud non basta ad un Milan mai così in basso in classifica, contro il Parma finisce 4-2 per gli ospiti. L’Atalanta stritola la Samp nel match delle 12:30, in zona retrocessione importantissime le vittorie di Livorno e Sassuolo, rispettivamente contro altre due squadre che lottano per rimanere in serie A, Bologna e Catania. La Lazio vince al “San’Elia”, sull’1-0 Pinilla calcia fuori il tiro dagli 11 metri. L’inter vince è convince, Hellas Verona battuto per 2-0 nell’unico anticipo della giornata. Al “Franchi di Firenze” i viola battono per 3-1 il Chievo, Mario Gomez ritorna al gol anche in campionato dopo l’infortunio che lo ha tenuto fuori per diversi mesi. Nei posticipi del lunedì vincono Napoli e Roma.

Hellas Verona-Inter:0-2

Grande prova di carattere dei nerazzurri. Al 5° minuto gli ospiti sfiorano il vantaggio con un colpo di testa di Icardi, ma la palla si infrange sulla traversa. Qualche minuto dopo grande azione di un ritrovato Jonathan, salta Albertazzi, aiutato anche da uno scivolono dell’avversario, e mette un cross basso e forte, tap-in vincente del solito Rodrigo Palacio ed è 1-0. I padroni di casa si spingono timidamente in avanti senza mai creare occasioni degne di nota, Toni si lamenta per un contatto in area con Ranocchia, ma il direttore di gara non vede gli estremi per il calcio di rigore. Anche nel secondo tempo a partire meglio sono i ragazzi di Mazzarri, calcio di punizione da posizione defilata, Hernanes va con il destro, Rafael è ormai battuto, ma a salvarlo è ancora la traversa. Il raddoppio arriva a metà secondo tempo, azione caparbia di Jonathan, che prima colpisce male di destro, poi raccoglie la ribattuta e mette dentro. L’unica azione da gol dell’Hellas Verona giunge a pochi minuti dalle fine, Moras tutto solo a centro area colpisce di testa, ma la conclusione termina sopra la traversa. Al “Bentegodi” finisce 0-2.

Atalanta-Sampdoria:3-0

Partono meglio i blucerchiati, che nella stessa azione sfiorano per ben due volte il vantaggio; cross al centro, colpo di testa di Soriano e miracolo di Consigli, sulla ribattuta arriva per primo Regini, questo colpisce a botta sicura, ma l’estremo difensore della “dea bendata” è ancora super. Al 35° arriva il gran gol di Carmona, sponda di Denis e tiro di prima intenzione che finisce all’angolino destro alle spalle di Da Costa. Allo scadere della prima frazione di gioco i padroni di casa raddoppiano, stavolta l’autore del gol è Bonaventura, che lasciato inspiegabilmente solo a centro area colpisce di teste e insacca. Gli ospiti non riescono a rialzarsi e ad inizio secondo tempo subiscono il 3-0, Moralez mette una palla al centro, manca l’intervento un difensore blucerchiato e Denis non deve fare altro che spingerla in rete. Qualche minuto dopo, azione personale del “Tanque Argentino”, sassata di destro e palla che colpisce il palo. La samp va vicina al gol con un destro dall’interno dell’area di Palombo, ma quest’oggi Consigli è imbattibile. All’”Atleti Azzurri D’Italia”, Atalante batte Sampdoria 3-0.

Cagliari Lazio:0-2

Gli ospiti passano in vantaggio al 19° minuto con un gol di Lulic, la difesa isolana si fa cogliere impreparata e il centrocampista laziale batte Avramov con un destro dal basso verso l’alto. I padroni di casa affidano le proprie speranze alla velocità di Ibarbo, che supera Biava e calcia in porta, ma Marchetti è attento. Al 68° Vecino viene toccato in area, secondo Irrati ci sono gli estremi per fischiare il calcio di rigore. Sul dischetto va Pinilla, colpisce con il piatto ma angola troppo e la palla termina fuori. Nel calcio c’è un detto che fa più o meno così: “gol sbagliato gol subito”, non passano nemmeno 60 secondi e arriva il raddoppio di Keita. Il Cagliari prova a dimezzare lo svantaggio con un tiro dalla lunga distanza di Ibraimi, Marchetti è attento e mette in angolo. Ad un quarto d’ora dalla fine i padroni di casa restano in 10, Conti già ammonito colpisce con una gomitata Biglia, secondo giallo e quindi rosso. Le squadre sono stanche e l’inferiorità numerica dei padroni di casa si fa sentire. La partita finisce senza altri sussulti.

Milan-Parma:2-4

La partita si mette subito male per i rossoneri, Schelotto si presenta a tu per tu con Abbiati e lo salta, contatto in area di rigore, calcio di rigore ed espulsione per l’estremo difensore. Sul dischetto va l’ex Antonio Cassano, palla da una parte e Amelia dall’altra. Il Milan, nonostante l’inferiorità numerica, va vicina al pareggio con un destro di Balotelli, la palla si infrange sul palo. Gli ospiti continuano ad attaccare e sfiorano il raddoppio prima della fine del primo tempo, Cassani la mette al centro, velo di Parolo, Mexes nel tentativo di anticipare Schelotto calcia verso la propria porta, Amelia d’istinto salva il risultato. Il 2-0 arriva al 51° e porta la firma ancora del talento di Bari Vecchia, questo sfrutta un bell’assist di Acquah, si porta la palla in avanti e calcia di destro battendo ancora Amelia. Dopo solo 5 minuti, Rami colpisce di testa e dimezza lo svantaggio, ora i padroni di casa ci credono. Montolivo entra in area e viene toccato da Obi, per il direttore di gara Meli ci sono gli estremi per il calcio di rigore, Balotelli non sbaglia ed è 2-2. Passano soltanto 120 secondi e arriva il nuovo vantaggio dei ducali, magia di Amauri, colpo di tacco e Amelia e battuto nuovamente. Il Parma è padrone del campo e con Schelotto sfiora il gol della sicurezza. Nell’ultimo dei 5 minuti di recupero concessi dall’arbitro, arriva il gol del definitivo 4-2, la firma è di Jonathan Biabiany.

Sassuolo-Catania:3-1

La sfida salvezza è vinta dal Sassuolo, ma a partire con il piede sull’acceleratore sono gli ospiti. Il Catania va vicinissimo al vantaggio con Keko, ma la palla scheggia il palo alla sinistra di Pegolo. I rossoblù esprimono un buon calcio e trovano il gol del vantaggio con il solito Gonzalo Bergessio, questo sfrutta un campanile di Barrientos, stop e tiro ad incrociare. Nel secondo tempo si invertono le parti, il Sassuolo gioca e il Catania sta a guardare. Al 56° arriva il gol del temporaneo pareggio, grande azione sull’out di sinistra di Floro Flores, Zaza arriva prima di tutti e firma la rete dell’1-1. Nemmeno il tempo di gioire per il pareggio che i padroni di casa ribaltano il match, l’autore dell’assist è sempre Floro Flores, ma stavolta il gol porta la firma di Missiroli, che solo soletto colpisce di testa e batte Andujar. A chiudere l’incontro è l’ex Parma Sansone, che con un destro ad incrociare fa 3a1. Non c’è più tempo, grande prova di carattere dei ragazzi di Di Francesco, i siciliani sono sempre più ultimi in classifica.

Livorno-Bologna:2-1

Nella prima frazione di gioco il ritmo è molto lento, le 2 squadre non riescono mai a penetrare in area avversaria e si rendono pericolose soltanto con dei tiri dalla lunga distanza. Nemmeno il tempo di entrare in campo per il secondo tempo che già i padroni di casa sono in vantaggio, azione sulla destra di Emeghara, Benassi coglie l’assist e colpisce in diagonale, Curci non può arrivarci ed è 1-0. Il raddoppio giunge in contropiede, questa volta Benassi veste i panni di assistman, Paulinho raccoglie la sfera, salta l’estremo difensore avversario e spinge la palla in fondo al sacco. A 10 minuti dalla fine i padroni di casa rimangono con un uomo in meno, Mbaye già ammonito, colpisce con la mano e finisce sotto la doccia. Dopo qualche minuto Morleo viene strattonato in area da Emeghara, rosso diretto e calcio di rigore, ora i padroni di casa sono in 9 contro 11. Sul dischetto va Christodulopulos, palla da una parte e Bardi dall’altra. Nei minuti finali non succede nulla, importantissima vittoria per il Livorno che si porta a 24 punti, superando proprio il Bologna e portandosi fuori dalla zona retrocessione.

Fiorentina-Chievo:3-1

Se la Juve a Marassi col Genoa gioca coi titolari o quasi, Montella fa un ampio turnover. Il Chievo, che si chiude e si affida alla tecnica in velocità per ripartire e assistere Paloschi, va subito sotto. Gran palla di Pizarro per Cuadrado in area, che con un pallonetto al volo beffa Agazzi. Gli ospiti reagiscono colpo su colpo e con Paloschi sfiorano per ben 2 volte il gol del pareggio. Nel momento migliore degli avversari ecco che arriva il 2-0, l’autore della rete è l’ex bianconero Matri, che sfrutta un assist di Cuadrado e batte ancora Agazzi, tutto era iniziato da un break a centrocampo di Anderson. Il primo tempo finisce così. Il Chievo non smette però di giocare, Rigoni trova tra le maglie della difesa viola il filtrante per Paloschi che stavolta salta Neto e mette in rete dimezzando lo svantaggio. Il fallo di mano di Rubin sulla girata di Ilicic manda sul dischetto Pizarro, Agazzi intuisce a para. Allo scadere arriva il gol della tranquillità, gol importantissimo non solo per il match ma perchè a siglarlo è Mario Gomez, che dopo aver ritrovato il gol in Europa League contro la Juve ritorna a gioire anche in campionato.

Genoa-Juventus:1-0

A fare la partita sono gli ospiti, che fanno vedere il differente tasso tecnico facendo girare la palla in maniera fluida. Al 20° Osvaldo segna, ma è in fuorigioco. Partita intensa, ma senza guizzi e con molte interruzioni. Al 38° grande azione di Pogba, che con uno splendido colpo di tacco mette Osvaldo a tu per tu con Perin, colpo sotto e gol del vantaggio,  Mazzoleni però si fida dell’assistente,annulla il gol regolare e sbaglia. E così il primo tempo si chiude in parità. Nella ripresa la pressione del Genoa non cala e la Juve, in affanno, si salva grazie a Buffon, bravo su un destro-bomba di Bertolacci. I padroni di casa hanno l’occasione per passare in vantaggio, colpo di mano di Vidal, il direttore di gara lo giudica volontario e assegna il tiro dagli 11 metri, sul dischetto Calaiò si fa ipnotizzare da Buffon, si rimane così sullo 0-0. A decidere l’incontro è una magia di Andrea Pirlo, calcio piazzato dai 20 metri, una specialità del bresciano, tiro perfetto sotto l’incrocio e partita in cassaforte per i campioni d’Italia, che ora vedono il traguardo dei 100 punti sempre più vicino.

Torino-Napoli:0-1

La partita è subito vivace, con il Napoli a fare maggior possesso palla e il Toro velocissimo nelle ripartenze e sempre molto pericoloso quando si presenta in avanti. Reina prima si oppone in due tempi su un tiro insidioso di Meggiorini, poi trema quando Bovo centra l’incrocio dei pali con un poderoso destro da fuori area. A inizio ripresa il Napoli prova a scuotersi con Higuain, che da fuori area effettua il primo tiro in porta azzurro della partita. Il toro continua ad attaccare e con Meggiorini colpisce il secondo palo della serata, poi è Darmian ad impensierire Reina, che riesce comunque a salvarsi. Le occasioni migliori le ha Immobile: prima un contropiede concluso con un tiro fra le braccia di Reina, poi un gol incredibilmente fallito solo davanti alla porta dopo un disimpegno fallito da Behrami. Il Napoli prova il tutto per tutto nel finale: prima una conclusione fuori misura di Jorginho, poi due grandi risposte di Padelli a Mertens e all’ultimo respiro il gol da tre punti, contestatissimo dal Torino. Su un lancio di Hamsik, Higuain va allo sprint in velocità con Glik, il difensore cade a terra, il Pipita si invola verso l’area e di destro trafigge Padelli. Ventura è imbufalito in panchina, fanno festa solo Benitez e i tifosi azzurri.

Roma-Udinese:3-2

I padroni di casa sono subito pericolosi al 2° con Destro, sul cui tiro Scuffet si mostra pronto alla deviazione in angolo. La svolta al 21° quando Totti, raccogliendo una respinta di Scuffet su conclusione di Gervinho, colpisce all’altezza del dischetto e trova l’angolo giusto. L’Udinese, ferita nell’orgoglio, reagisce e attacca con Badu, De Sanctis deve stoppare il suo tiro con i piedi. La Roma riprende subito il comando delle operazioni e raddoppia 2 minuti dopo con Destro su assist di Gervinho, l’attaccante dribbla pure Scuffet prima di depositare in rete. A sorpresa, è l’Udinese al 6° minuto a dimezzare lo svantaggio: Allan sdradica un pallone a Totti, la ripartenza dei bianconeri è fulminea e Pinzi in contropiede fulmina in diagonale De Sanctis riaprendo la partita. Pochi minuti dopo grande intervento di De Sanctis su Di Natale. Al 23° il terzino sinistro giallorosso ristabilisce le distanze, il sinistro potente di Torosidis dalla distanza finisce in rete alla sinistra di Scuffet. L’Udinese non molla mai e l’onnipresente Di Natale costringe De Sanctis all’ennesimo colpo di reni. A 10 minuti dalla fine Basta trova il gol del definitivo 3-2.

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Diplomato presso il Liceo Scientifico "Luigi Pirandello" di Bivona. Frequenta il corso di laurea di scienze della comunicazione per i media e le istituzioni presso l'Università degli studi di Palermo. Collabora con il Giornale del Mediterraneo e si occupa delle radiocronache del Virtus Bivona. Ha collaborato con Telejato