Monreale, sei arresti in sette giorni
Accade in provincia di Palermo, le foto all’interno dell’articolo
- Cronaca
- 18/03/2014

- di Luca Macaluso
I militari della Compagnia di Monreale hanno tratto in arresto CALVARUSO Giuseppe, di 25 anni, già sottoposto alla misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale di P.S. nonché all’obbligo di firma alla Polizia Giudiziaria per reati in materia di stupefacenti, poiché il prevenuto, nel corso di un controllo alla circolazione stradale, veniva fermato a bordo della sua auto, senza copertura assicurativa. Dopo aver inveito verbalmente e minacciato i militari, ha tentato la fuga rischiando di investire gli operatori, ma venendo poco dopo fermato con l’accusa di resistenza e minaccia a Pubblico Ufficiale.
Dopo la convalida dell’arresto, il G.I.P. del Tribunale di Palermo ha condannato il CALVARUSO a mesi 4 di reclusione.
Diverse sono state le circostanze che hanno portato all’arresto dei pluripregiudicati Giancarlo GRESTI, 36 anni, e Salvatore COSTANTINO, di 78 anni.
In entrambi i casi si è trattato di ordini di esecuzione per espiazione pena.
Per il GRESTI, il provvedimento, eseguito dai Carabinieri di Pioppo, è stato emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Torino, dovendo lo stesso espiare una pena di un anno e 6 mesi per il reato di tentata estorsione, mentre per il COSTANTINO il provvedimento, eseguito dai Carabinieri di Santa Cristina Gela, è stato emesso dal Tribunale di Termini Imerese dovendo lo stesso espiare una pena di 5 mesi di reclusione e 2 mesi di arresto poiché ritenuto responsabile del reato di tentata violenza privata e porto ingiustificato di oggetti atti a offendere: entrambi sono stati sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Sono scattate le manette per M. c., 47 anni, e L. M. g., di anni 45, entrambi ritenuti responsabili del reato di furto aggravato, poiché a seguito di controlli ad attività commerciali, venivano sorpresi, il primo in un bar in via Biagio Giordano e il secondo nel panificio di via Aquino, in possesso di un magnete posto sul contatore, tale da far registrare un consumo del 90% in meno rispetto a quello reale.
In sede di convalida M. c., patteggiava una pena a mesi 6 di reclusione e 200 euro di multa, mentre L.M.g.,dopo la convalida, richiedeva i termini a difesa.
Infine è stato tratto in arresto Marco BARBANERA, di anni 29, già detenuto in regime di arresti domiciliari, in quanto, a seguito di un controllo, veniva colto nella flagranza del reato di evasione, trovato al di fuori dalla propria abitazione, senza giustificato motivo. Pertanto dopo questo primo arresto, il G.I.P. del Tribunale di Palermo revocava nei confronti dell’interessato la precedente misura, sostituendola con la custodia in carcere all’Ucciardone.
Luca Macaluso
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