Messineo e il business della mafia
Il procuratore di Palermo spiega i nuovi guadagni della mafia attraverso i distributori “modificati”
- di Vito Giuliana
Il trucco è semplicissimo: basta modificare l’erogazione delle pompe e il gioco sembra fatto! I clan della mafia si stanno organizzando e stanno mettendo le mani nel mercato dei rifornimenti (oltre agli ormai famosissimi mezzi di guadagno illecito quali droga, infiltrazioni nell’edilizia e richieste estorsive). Questo è ciò che viene riferito dal Procuratore di Palermo Francesco Messineo, lanciando l’allarme dinanzi alla commissione antimafia. A quanto pare, risulta un business molto redditizio per la criminalità organizzata. Infatti, secondo quanto spiegato dal procuratore,l’erogazione sulle pompe di benzina, diesel e vari, viene modificata in modo tale che queste segnino più di quanto effettivamente erogato, arrivando a portare nelle casse della mafia, per ogni pompa, oltre 15 mila euro annui. Tra le famiglie più affermate nell’ambito della criminalità, sembra che su tale businnes vi sia l’ombra dei Graviano: “Attraverso delle indagini condotte dalla Guardia Di Finanza – spiega Messineo – abbiamo individuato diversi distributori riconducibili alla famiglia Graviano”. Inoltre, il procuratore ricorda quanto sia di notevole importanza per i mafiosi l’appoggio elettorale e la valenza che questi stessi hanno nei confronti degli ambiti politici, il “peso” dei voti, la “potenza elettorale”.
Vito Giuliana
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