Cefalù, SCANDALO: Prodotti alimentari in cambio del voto?
I fatti risalirebbero alla primavera del 2012 durante l’ultima campagna elettorale per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Ecco cosa scrive il Pubblico Ministero
- Politica
- 18/03/2014

Prodotti alimentari in cambio del voto? Sbarca in Tribunale la storia di due donne, Di Francesca Rosa e Cassata Maria, accusate di «concorso morale e materiale tra loro e con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso per ottenere a vantaggio del candidato sindaco La Punzina Rosario e consigliere comunale Garbo Vincenzo, il voto elettorale».
I fatti risalirebbero alla primavera del 2012 durante l’ultima campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Cefalù e del consiglio comunale. A descrivere quanto sarebbe accaduto pensa il Pubblico Ministero: «Offrivano e davano a Fulco Giuseppa prodotti alimentari (distribuiti presso il magazzino adiacente il patronato Cisl sito in via Mons. Castelli in un periodo elettorale ove vigeva una sospensione dell’attività di distribuzione) e dicendo alla stessa “di non dimenticarsi di votare Saro Lapunzina». Lo stesso pubblico Ministero così continua: «Il 6 maggio 2012, recandosi presso l’abitazione di Fulco Giuseppa, la invitavano a recarsi con loro al seggio elettorale e di fronte al rifiuto della Fulco le dicevano mentre stavano scendendo le scale per andare via, dapprima “..siamo buoni solo per dare i sacchetti, noi aiutiamo e vogliamo essere aiutati” e dopo le lasciavano i volantini elettorali di Lapunzina Rosario e Garbo Vincenzo». E il pubblico ministero continua: «nella stessa serata del 6.5.12, incontrando nuovamente la Fulco, insisteva (Di Francesca) a volerla accompagnare presso i seggi elettorali per indurla a votare».
Sempre il Pubblico ministero scrive ancora che Di Francesca Rosa per ottenere a vantaggio del candidato sindaco La Punzina Rosario il voto elettorale, «offrivano e davano a Rebecchi Elena prodotti alimentari (distribuiti presso i locali dell’ex agenzia di assicurazioni Milano e, in particolare, nei pressi dell’Extra Bar, in un periodo – elettorale – ove vigeva una sospensione dell’attività di distribuzione)”, e dicendo alla stessa “mi raccomando sai per chi votare”.
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