Cattedrale di Palermo

La cattedrale metropolitana della Santa Vergine Maria Assunta è il principale luogo di culto cattolico della città di Palermo e sede vescovile dell’omonima arcidiocesi metropolitana. Viene indicata semplicemente come cattedrale di Palermo o localmente in siciliano a cattridali ri Palermu.

800px-Panoramica_Cattedrale_di_Palermo

La prima Chiesa è costruita nell’attuale area a poche centinaia di metri dal primitivo insediamento Fenicio - Punico ove adesso sorge il Palazzo dei Normanni, lo stesso luogo deputato durante il I, II e III secolo al sacrificio dei primi martiri palermitani oggetto di persecuzioni cristiane. Del luogo di culto edificato intorno al IV secolo e in seguito distrutto dai Vandali, non sono pervenute testimonianze.Palermo_2045-10-41-53-9439

Un secondo tempio dedicato alla Vergine Maria Assunta è riedificato sulle rovine del precedente nel 604 del quale è pervenuto, la cripta, la pianta basilicale a forma quadrata. Con l’invasione dell’isola da parte dei Saraceni, nel lungo contesto delladominazione araba che a Palermo spazia dall’anno 831 al 1072, la Basilica è trasformata in Moschea. Il ritorno alla sovranità di matrice cristiana e cattolica avviene con l’avvento dei Normanni grazie al contributo congiunto del Gran Conte Ruggero e di Roberto il Guiscardo. Per celebrare la riconquista territoriale dell’isola, la casata degli Altavilla, promuove e favorisce la costruzione di splendide e monumentali Cattedrali Normanne in tutte le località teatro delle battaglie più cruente, riservando a Palermo la costruzione più laboriosa ma, altrettanto fastosa.

Nel 1184 - 1185 è completata la ricostruzione della nuova cattedrale, voluta dall’Arcivescovo Gualtiero Offamilio. La chiesa fu modificata ancora più volte, ma lo sviluppo in pianta della nuova cattedrale risentì sempre dei forti influssi religioso-architettonici precedenti.

Ripetutamente rimaneggiata e riedificata per svariati eventi, un solo intervento è documentato cronologicamente dovuto a fenomeni sismici, nel 1726 un terremoto distrugge la parte superiore della torre campanaria.

600px-Cattedrale_Palermo_lato_OvestLa chiesa, felice espressione di molteplici stili, ha subito nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti, a volte discutibili. L’ultimo più ponderoso è stato alla fine del Settecento, quando, in occasione del consolidamento strutturale, si rifece radicalmente l’interno su progetto di Ferdinando Fuga. Nel 1767 infatti, l’arcivescovo Serafino Filangieri aveva commissionato a Ferdinando Fuga un restauro conservativo dell’edificio, teso solamente a consolidarne la struttura. I lavori ebbero inizio solo dal 1781, eseguiti non dal Fuga ma dal palermitano Giuseppe Venanzio Marvuglia e durarono fino al XIX secolo inoltrato. I rifacimenti del Marvuglia furono in realtà molto più invasivi e radicali dei progetti dell’architetto fiorentino, che pensava invece di conservare, almeno in parte, il complesso longitudinale delle navate e l’originario soffitto ligneo. Il restauro intervenne a cambiare l’aspetto originario del complesso, dotando la chiesa della caratteristica ma discordante cupola, eseguita secondo i disegni del Fuga. Fu in quest’occasione che si distrusse la preziosa tribuna che Antonello Gagini aveva innalzato all’inizio del XVI secolo e che era ornata di statue, fregi e rilievi. Anche le pittoresche cupolette maiolicate destinate alla copertura delle navate laterali risalgono al rifacimento del 1781. In questa cattedrale, sintesi di storia e di arte dell’ultimo millennio in Sicilia, oltre ai sovrani normanni, svevi, catalani, sono stati incoronati Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo III di Borbone.

immagine antica cattedrale

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Turista Siciliano

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