Formula 1: Rosberg mette subito il TURBO

16 marzo 2014 – Dopo 4 lunghi mesi di attesa finalmente si è disputata a Melbourne (AUSTRALIA) la prima gara del campionato mondiale 2014 di Formula 1, che verrà ricordata per i numerosi e consistenti cambiamenti regolamentari, partendo dal ritorno ai motori TURBO fino al limite imposto di consumo carburante (100kg per la durata dell’intera gara)

Sport
16/03/2014

di Michael Russo

Le qualifiche del sabato hanno confermato i pronostici con le Mercedes imprendibili, Hamilton in pole position affiancato dal nuovo pilota della RedBull Daniel Ricciardo e dal compagno di squadra Nico Rosberg. Pronti via ed è già contatto con Kobayashi che sperona Massa ed entrambi sono costretti al ritiro. Hamilton parte male e viene superato da Rosberg che va in testa seguito a ruota da Ricciardo e Magnussen. Restano dietro le due Ferrari con Alonso sesto e Raikkonen 8. Colpi di scena al giro 4° e 5°: si ritirano per problemi alle Power Units (fino all’anno scorso chiamati motori) prima Hamilton e poi il campione del mondo in carica Sebastian Vettel. Problemi di gioventù anche per le Ferrari che non sembrano velocissime, mentre è in palla la Williams di Bottas che dopo aver compiuto qualche sorpasso, preso dalla troppa foga, nel tentativo di superare anche il pilota asturiano della Rossa va a muro distruggendo la ruota posteriore destra e si dirige verso i box su tre ruote . Lo pneumatico sfaldato rimane in traiettoria e costringe i commissari di gara a fare entrare la Safety car e ha così inizio (con qualche giro d’anticipo) il valzer dei pit-stop con Button che è il più lesto ad approfittarne. Niente sembra distrarre il leader di gara Rosberg che continua a far segnare ottimi tempi aggiungendo decimi su decimi tra la sua Mercedes e la RedBull di Ricciardo. Dietro i piloti sembrano risparmiarsi con Raikkonen che a metà gara, marcato da un ottimo Bottas sbaglia la staccata arrivando lungo e facendosi superare.. Eccoci all’ultima tornata di pit-stop con Alonso che esce dalla pit-lane ritrovandosi dietro a Button ma superando Hulkenberg che lo aveva tenuto dietro a lungo. Si ritirano entrambe le Lotus (per loro si trattava di un test più che di un gran premio viste le assenza forzate durante le prove in Barhain).. Le posizioni restano congelate fino alla fine e sotto la bandiera a scacchi è il tedesco Nico Rosberg a vincere il primo GP della stagione davanti al pilota di casa Ricciardo, secondo tra il boato del pubblico (primo podio in carriera per lui) e al debuttante Magnussen che beffa l’esperto compagno Jenson Button. Alonso quinto davanti a Bottas, autore di due rimonte, poi Hulkenberg, Raikkonen e infine le due Toro Rosso di Vergne e Kvyat (russo ma vive a Roma da anni) a chiudere la Top 10. Nonostante lo stravolgimento tecnico questa Formula 1 risulta ancora fin troppo noiosa e passiva con i piloti a spasso risparmiando il carburante. Chi si aspettava molti più sorpassi, ritiri e controlli al limite sarà rimasto deluso. Ma il gran premio non si conclude sotto lo sventolio della bandiera a scacchi perché dopo qualche ora ecco un altro colpo di scena: l’Australiano Ricciardo, ancora commosso per il secondo posto davanti al proprio pubblico, passa dalla gioia alla delusione essendo squalificato a causa di una irregolarità riscontrata dai giudici di gara sulla sua auto. Nella nota ufficiale viene dichiarato: “Sulla Red Bull di Daniel Ricciardo è stato superato costantemente il limite di carburante consentito di 100Kg/h” .. Di conseguenza da Magnussen in poi tutti i piloti guadagnano una posizione.