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Altro duro colpo alla mafia: sequestrati beni per cinque milioni di euro ad un noto palermitano

Sequestro di beni ai danni di Giuseppe Bordonaro, noto imprenditore palermitano

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Un sequestro di beni per cinque milioni di euro è stato eseguito dalla direzione investigativa antimafia di Palermo ai danni di Giuseppe Bordonaro. L’uomo, imprenditore palermitano di 55 anni, sarebbe molto vicino a Cosa Nostra.

Tra i sequestri si elencano due ville, cinque appartamenti, sette locali adibiti a box ed uno utilizzato come ufficio. Calcestruzzo, cemento, materiale per costruzioni e marmo; questa la produzione della nota industria edilizia posseduta da Bordonaro, “Cava Bordonaro”. Si sta parlando di uno dei marmi più pregiati e rari, conosciuto anche come “pietra di Billiemi”.

Ad aggravare la posizione dell’inquisito dinanzi al Tribunale di Palermo, sono stati i collaboratori di giustizia Di Maggio, Ganci e Cangemi che hanno confermato come egli stesso fosse interno a questioni inerenti Cosa Nostra. Inoltre non è nemmeno nuovo alle confische. Se si sommano anche i sequestri avvenuti negli anni precedenti si arriva addirittura a beni per 21 milioni di euro. Bordonaro, condannato in Appello, nel 2003 a quattro anni e sei mesi per associazione mafiosa, sarebbe stato parte del cosiddetto “metodo Siino”, con cui Angelo Siino, il cosiddetto ‘ministro dei lavori pubblici’ di Totò Riina, orchestrava il sistema degli appalti.

In quel modo le aziende si mettevano a tavolino e decidevano chi dovesse vincere la gara, così che le altre partecipavano ma con offerte suicide, ben più alte. Si trattava di un sistema a rotazione all’interno del quale l’importante era che alla fine tornasse la contabilità a fine anno: ad esempio, se una società otteneva 10 milioni con un solo appalto, le altre dovevano ricevere due appalti da 5 milioni.

Ad inserire sempre più l’inquisito nella mafia ci sarebbe anche un “pizzino“, trovato nel 2007 nel covo dei Lo Piccolo, nel quale si leggeva “Bordonaro – Palermo – tu sai chi è”.

 

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Luca Macaluso

Diplomato presso il liceo classico Mandralisca di Cefalù, studia Scienze delle comunicazioni per media e istituzioni all'Università di Palermo.