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Agrigento, commerciante cinese dice NO al pizzo

La storia di un commerciante che è stato minacciato di pagare il pizzo. Ma lui ha detto no.

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Molto spesso in Sicilia i commercianti sono vittime del pizzo e di gente che entra nelle loro attività per fare ricatti. La storia che vogliamo raccontarvi oggi è quella di un commerciante cinese che possiede ad Agrigento un negozio di oggettistica. Proprio in questi giorni ha ricevuto la visita da queste “persone” che gli chiedevano soldi, ma lui non si è affatto scoraggiato. “Scordatevelo, ho una famiglia”. Ecco come ha risposto alle pretese dei malintenzionati entrati nella sua attività commerciale. Il cinese si è subito recato in questura per esporre denuncia. E’ una lezione che serve a tutti, soprattutto alle vittime del pizzo che spesso non parlano di questo problema, e continuano a farlo vivere nell’aria.

A chiedergli il pizzo sarebbero stati Giovanni Tarallo e Luca Cosentino. Il primo è il braccio destro del presunto capo del nuovo mandamento Francesco Ribisi, mentre il secondo sarebbe l’uomo che ha coordinato la “manovalanza” di Cosa Nostra che andava in giro per la provincia ad organizzare intimidazioni ed estorsioni.

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Luca Macaluso

Diplomato presso il liceo classico Mandralisca di Cefalù, studia Scienze delle comunicazioni per media e istituzioni all'Università di Palermo.