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Cefalù e Gangi, restano i giudici di pace

A seguito della recente riforma della geografia giudiziaria, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace

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Il Giudice di Pace resta a Cefalù e Gangi. Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha firmato il decreto che accoglie le istanze che sono arrivate dai tre territori cui i comuni sono punti di riferimento. A Cefalù servirà i comuni di Lascari, Campofelice, Pollina, Isnello, Gratteri, San Mauro e Castelbuono. Soddisfatto per il risultato raggiungo il sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina. Sulla vicenda, però, interviene il consigliere Giovanni Cassata che rivendica ai dieci consiglieri di opposizione il merito di avere chiesto ed ottenuto la convocazione, in sessione straordinaria, del consiglio comunale che, conseguentemente, si è determinato con atto di indirizzo all’amministrazione attiva.

Accolta anche l’istanza dei sindaci di sei comuni delle Madonie per lasciare il giudice di pace a Gangi. Con il primo cittadino del comune capofila hanno firmato i suoi colleghi di Geraci Siculo, Blufi, Petralia Sottana, Alimena e Castellana Sicula. Non ha potuto aderire, invece, come era nelle intenzioni, il comune di Polizzi Generosa in quanto proprio in quel periodo veniva sciolto il suo consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Nella convenzione sottoscritta i sei Comuni si occuperanno di sostenere le spese per il mantenimento dell’Ufficio oltre a destinare, per il funzionamento amministrativo del servizio, quattro impiegati comunali, due del Comune di Gangi e altri due provenienti dai comuni limitrofi. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Gangi Giuseppe Ferrarello: “Un’importante risultato ottenuto grazie alla sinergia con le altre amministrazioni comunali del territorio alle quali va il mio ringraziamento, siamo riusciti a mantenere, anche con non pochi sacrifici economici, un‘importante presidio di legalità nelle alte Madonie che consente alla cittadinanza un rapporto vicino e diretto con le istituzioni giudiziarie rappresentando un fondamentale servizio ed evitando lunghi ed estenuanti viaggi verso sedi più lontane come Termini Imerese”. Soddisfazione anche dal deputato al parlamento nazionale del partito democratico, Magda Culotta che parla di «una risposta concreta del Governo che premia l’impegno di tanti amministratori che ogni giorno si spendono per battersi contro le continue razionalizzazioni che colpiscono i nostri territori».

A seguito della recente riforma della geografia giudiziaria, il ministro della Giustizia Andrea Orlando ha firmato il decreto che dispone il mantenimento di 285 uffici del Giudice di Pace. Accolte molte delle istanze formulate dagli enti locali che si impegnano ad un coinvolgimento diretto facendosi carico dei necessari investimenti economici utili alla gestione del servizio giustizia nei loro territori. Fra questi nella provincia di Palermo risultano mantenuti gli uffici di Cefalù, Gangi, Bagheria, Corleone, Carini, Partinico, Lercara Friddi.

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Laurea in storia e filosofia. Direttore di Cefalunews.net e corrispondente del Giornale di Sicilia