Bagheria, le dichiarazioni sulla mozione di sfiducia al sindaco Lo Meo
Il consigliere comunale all’opposizione di Bagheria, Maurizio Lo Galbo del partito Forza Italia, si esprime sulla mozione di sfiducia, depositata lo scorso 7 marzo, nei confronti del sindaco Lo Meo.
- Politica
- 13/03/2014

- di Rita Giusino
Il consigliere comunale all’opposizione di Bagheria, Maurizio Lo Galbo del partito Forza Italia, si esprime sulla mozione di sfiducia, depositata lo scorso 7 marzo, nei confronti del sindaco Lo Meo.
Come mai è stata presentata la mozione di sfiducia nei confronti del sindaco Lo Meo? 19 i firmatari, lei è uno di questi: perché?
La situazione a Bagheria ormai è insostenibile. Il sindaco Lo Meo è l’unico a non rendersene conto. La situazione dal punto di vista amministrativo ma soprattutto da un punto di vista politico, è disastrosa. Siamo sicuri che in una sua inadeguatezza sia politica che amministrativa. Questo è un dato di fatto, e la mozione di sfiducia è stata un gesto d’obbligo da arte nostra nei confronti dei cittadini. Prima di arrivare alla mozione di sfiducia, avevamo chiesto più volte al sindaco di dimettersi.
La mozione parla di gravi inadempienze da parte del sindaco. Quali sono secondo lei?
Le inadempienze principali del sindaco sono quelle di non dare i servizi ad una città che li richiede principalmente. L’argomento assistenziale che è stato tagliato, il trasporto dei disabili, l’assistenza igienico- sanitaria per i diversamente abili. Questi servizi, essenziali per una città, sono stati eliminati. Ormai vediamo una Bagheria immersa dai rifiuti. Non è stato capace di iniziare neppure la raccolta differenziata. E’ stato solo artefice aumentato della TARSU, per giunta in maniera illegittima.
Com’è bagheria a 3 anni dell’amministrazione Lo Meo?
Bisogna essere onesti,sia politicamente che moralmente: il comune di Bagheria non viveva in belle acque prima che arrivava il sindaco Lo Meo. La situazione di Bagheria era già drammatica, però lui è diventato complice di questa situazione. Non ha avuto la capacità politica di poter dare un respiro a questa città che già si trovava in una situazione di disastro economico.
Questione del cimitero di bagheria: centinaia le firme che sono state raccolte in favore delle dimissioni del sindaco Lo Meo. Cosa ne pensa al riguardo?
Bisogna dire che ci sono diverse associazioni, come per esempio Prospettiva Futura o il Movimento 5 Stelle che sta facendo la raccolta di firme per le dimissioni del sindaco. Bisogna dare merito a loro di questa iniziativa, però da un punto di vista, diciamo politico, sicuramente lascia il tempo che trova, perché la mozione che porterà a compimento l’amministrazione Lo Meo sarà la mozione di sfiducia che è stata presentata in questi giorni al presidente del consiglio di Bagheria.
Se la mozione di sfiducia dovesse andare in porto, come sarà lo scenario politico di Bagheria?
Io penso che subito dopo la mozione di sfiducia arriveranno dei commissari, i quali staranno in carica fino al momento della prima tornata utile elettorale, che dovrebbe essere a giugno, anche se ancora gli enti locali non si sono pronunciati per tutte le città siciliane che sono in scadenza naturale e dovrebbero andare a voto e lì andremmo noi ad essere inglobati. Io faccio fede ai cittadini che questa volta dovrebbero scegliere, con accuratezza e in maniera ponderata, un sindaco che dia risposte e che dia serenità a questa città che purtroppo da questi anni avvenire l’ha persa.
I cittadini di Bagheria, e non solo, si sono indignati alla vista della profanazione del cimitero. È possibile secondo lei che il sindaco Lo Meo non fosse a conoscenza dei fatti?
Non possiamo dire se sapeva o no, sicuramente è mancata la vigilanza e il controllo; un primo cittadino, facendo questo, viene meno al suo ruolo che è proprio quello di stare attento che non accadano certi fatti incresciosi e sconcertanti. Non solo questa cosa è avvenuta, ma sono avvenute tante altre cose che siamo stati alla ribalta nazionale della cronaca e questa è una cosa che duole perché la città di Bagheria tutto questo non se lo merita, anzi si meriterebbe di essere alla ribalta nazionale per cose belle come le nostre ville, il nostro turismo, quello che abbiamo di bello e che non riusciamo e non si è riuscito in questi anni a farle emergere in maniera palese ed eclatante.
Diamo possibilità di diritto di replica al sindaco Lo Meo.
Rita Giusino
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