Asse della droga tra la Sicilia e la Calabria

Blitz dei carabinieri nella mattinata, 16 arresti

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Randazzo – Si erano conosciuti tra le mura della casa circondariale di Piazza Lanza e da quell’incontro è nata una vera e propria catena di montaggio della droga, in cui il pregiudicato calabrese di Bianco Domenico Staltaro si sarebbe occupato di rifornire di sostanze stupefacenti il suo compagno di cella, tale Marco Scrivano, il quale una volta uscito di galera si è dedicato all’attività di vendita al dettaglio di cocaina e marijuana insieme ai due fratelli, Martino e Giuseppe, e le rispettive mogli Veronica Trovato e Tiziana Tabuso, nei comuni di Randazzo, Maniace, Aci Catena e Castiglione di Sicilia. Questo meccanismo ben oliato è stato bloccato dai Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, che nella mattinata hanno eseguito tra la Sicilia e la Calabria un provvedimento restrittivo nei confronti di 16 persone, 9 finiti in carcere e 7 ai domiciliari. Gli indagati sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e spaccio in corso e rientrano nell’attività investigativa sviluppata dalla Compagnia Carabinieri di Randazzo dal luglio al dicembre 2012, a seguito dell’arresto di Francesco Longhitano, commerciante 28enne nella cui abitazione è stato trovato un sacco contenente un chilogrammo di marijuana. Si da il caso che proprio Longhitano lavorasse come custode per conto dei Scrivano, che avevano interrotto la collaborazione con gli acesi Orazio Licciardello, Fabrizio Bella e Giuseppe Gurgone, vicini ai Santapaola Ercolano, per iniziarne un’altra proprio con il nuovo partner nella Locride. Il blitz è scattato all’alba, cogliendo i sospettati in flagranza di reato; i Carabinieri hanno individuato le dinamiche criminali che regolavano le condotte illecite del gruppo, con particolare riferimento all’amministrazione della “cassa comune”, e le modalità di approvvigionamento e cessione degli stupefacenti che consentivano al sodalizio di ricavare ingenti profitti. Oltre ad eseguire le misure emesse dal Gip di Catania, i 70 militari in azione hanno sequestrato circa 1,3 kg. di marijuana, 300 grammi di cocaina e 200 grammi di sostanza da taglio.

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