Spiragli di luce per la Fiat di Termini Imerese: arrivano gli asiatici

Ancora non c’è niente di certo su quali aziende arriveranno a Termini Imerese per sostituire la Fiat, ma c’è un interesse degli asiatici

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Si intravede un poco di luce per la Fiat di Termini Imerese. Dopo le tante proteste che lo scorso mese hanno “invaso” le autostrade e le ferrovie del comune palermitano, adesso si potrebbe essere arrivati ad un punto di svolta. Al dossier Fiat di Termini Imerese sarebbe infatti interessato un produttore di auto asiatico. Il piano si aggirerebbe intorno ai 900 milioni di euro e si fonderebbe sulla costruzione di vetture elettriche. A confermarlo è Stefania Amato, emissario delle società Career Counseling e Protrade, che stamattina ha consegnato una lettera d’intenti alla Regione. Oltre alla Mitsubishi si fa anche il nome della Nissan come possibile partner industriale nell’operazione di rilancio di Termini Imerese.

Tale incontro è avvenuto a Palazzo dei Normanni, negli uffici della presidenza della commissione parlamentare. Si tratta già del terzo colloqui tra il governo della regione ed i consulenti delle società che hanno avviato un’operazione di scouting. A parlare è stata proprio la consulente delle suddette società che ha confermato tutto. “Posso dire che al momento ci sono due aziende disponibili a investire, una di queste è un produttore asiatico di auto. Il nome – continua – lo faremo quando si entrerà nel dettaglio dopo aver preso visione degli impianti”.
Alcune voci che filtrano da ambienti politici virano verso la Mitsubishi e la Nissan come possibili partner industriali, ma, ripetiamo, si tratta solo di voci.

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Luca Macaluso

Diplomato presso il liceo classico Mandralisca di Cefalù, studia Scienze delle comunicazioni per media e istituzioni all'Università di Palermo.