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Dante e Whatsapp: ultimo accesso 1321

Dante e Whatsapp: cosa sarebbe accaduto se fosse vissuto ai giorni nostri?

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E se si potesse immaginare nel 2014 un ritorno, una rinascita di alcuni dei più importanti artisti e letterati di tutti i tempi?
Dante Alighieri,autore del dolce stil novo, tra i più importanti esponenti della letteratura italiana, morto nel 1321, ha scritto una delle opere più importanti della storia della letteratura: la Divina Commedia. Quest’opera è suddivisa in 3 cantiche: Inferno,Purgatorio e Paradiso, ognuna delle quali, è a sua volta suddivisa in 33 canti, più un canto introduttivo, posto all’inizio dell’opera. Un’opera così lunga e di un così elevato contenuto letterario è frutto di un immenso lavoro da parte di Dante Alighieri, gli studiosi pensano che sia stata scritta tra il 1304 e il 1321. Narra appunto il viaggio immaginario di purificazione che Dante affronta “nel mezzo del cammin di nostra vita”, all’incirca verso i 33 anni, nei tre regni ultraterreni. Durante questo lungo viaggio, Dante incontra numerosissimi personaggi, sia mitologici sia realmente esistiti, e li colloca nelle tre cantiche, in base alla vita che hanno condotto sulla terra. Ma come affermava il filosofo tedesco Georg Wilhelm Friedrich Hegel, “ognuno è figlio del suo tempo”. E se Dante fosse nato nel 2014?
Sicuramente il poeta fiorentino, non avrebbe passato i suoi ultimi 20 anni di vita nella stesura di un’opera così lunga e letterariamente importante. Molto probabilmente si sarebbe limitato a “twitterare”, in 140 caratteri, la collocazione di qualche esponente politico dei nostri giorni all’Inferno; o non avrebbe nemmeno minimamente pensato di scrivere un’opera così lunga e con una così ricercata struttura metrica. Tutto ciò sembra apparentemente strano, ma non difficilmente dimostrabile. Dalla morte di Dante sono infatti passati più di settecento anni, anni in cui i modi e i mezzi di comunicazione sono stati totalmente cambiati e stravolti. Se Dante infatti avesse voluto scrivere a un amico, o ad un suo familiare,nel 1300 avrebbe dovuto utilizzare come mezzo di comunicazione l’Epistola, e avrebbe dovuto attendere per parecchi giorni la risposta alla sua lettera, poiché appunto i mezzi di comunicazione erano più lenti e sopratutto differenti. Se invece fosse vissuto nel 2014, avrebbe potuto contattare il suo amico su Facebook, o avrebbe potuto mandargli un sms, o addirittura avrebbe potuto contattarlo su whatsapp, o tramite e-mail, o tramite una chiamata con il cellulare. Nel 2014 infatti esistono svariati modi e svariati mezzi di comunicazione, ma in realtà la vera comunicazione sta via via morendo. Non esistono più infatti le conversazioni dirette tra più persone, poiché adesso basta soltanto aprire Facebook e parlare contemporaneamente tramite la tastiera di un computer con più persone. Si è completamente perso il valore dell’attesa, prima infatti si mandavano le lettere, e si aspettava con ansia la risposta dell’amato/a, o del familiare; adesso basta soltanto avere un indirizzo e-mail e in pochi secondi arriva la risposta del destinatario. Se da un punto di vista tecnologico i progressi sono davvero notevoli, da un punto di vista umano ci si sta sempre più allontanando dall’oralità, dalla comunicazione diretta tra persone, da un sano colloquio o da un sano dibattito. Tutto ciò viene fatto, ma sempre tramite un intermediario: il computer, e di conseguenza i social network ad esso collegati.
La stessa cosa si potrebbe immaginare per un grande artista, ad esempio Vincent Van Gogh.
Van Gogh, artista del post-impressionismo, visse in un periodo più recente,nacque infatti nel 1853. Fu autore di più di 874 tele, dipingeva autoritratti, paesaggi, nature morte di fiori, campi di grano e girasoli. E se anche lui fosse nato nel 2014?
Sicuramente non avrebbe avuto bisogno di pennelli e colori, gli sarebbe soltanto bastato un cellulare tra le mani e un applicazione per modificare poi le foto.
I Girasoli, ad esempio, sono una serie di dipinti ad olio su tela realizzati tra il 1888 e il 1889: per la stesura ci volle un immenso lavoro di osservazione e di resa poi sulla tela, per realizzare in maniera molto fedele la forma, il colore e le linee dei girasoli.
Se avesse invece dovuto fare questo lavoro nel 2014, gli sarebbe bastato scattare una foto, pubblicarla su instagram, modificandola con particolari effetti e sfruttando la possibilità del contrasto di colori, e inserire degli “hashtag” del tipo: #VanGogh #Me #iGirasoli #instagram #instacool #followme #postimpressionismo.
Dante e Van Gogh pur essendo due artisti in due campi assolutamente diversi, dimostrano un concetto univoco: con il passare degli anni, la modernità e la tecnologia, stanno via via allontanando la gente dalle cosiddette “arti liberali”. Non si sente più da molto tempo, sopratutto da parte dei giovani il desiderio di diventare pittore, o addirittura poeta: i modelli dei giovani del 2014 sono le modelle e i calciatori. Non si sente più la necessità di scrivere, di dipingere, di esprimersi in maniera libera e assolutamente personale.
La modernità e la tecnologia, stanno sempre più massificando e spersonalizzando la popolazione. L’umanità si sta computerizzando!
Bisogna apprezzare la tecnologia, ma non bisogna entrare in simbiosi con essa!